ALATRI
ALATRI — L'intervento della
maggioranza sulla questione dell'ospedale richiama altri
interventi, come quello dell'assessore regionale
Iannarilli, che qui riportiamo. «In
riferimento a quanto apparso sui giornali, mi corre
l'obbligo di puntualizzare alcune questioni affrontate
dal sindaco e dal consigliere comunale Caponera al fine
di rassicurare il personale medico operante e l'utenza.
Innanzitutto, va precisato che i vertici sanitari e
regionali non hanno alcuna intenzione di chiudere
l'ospedale "San Benedetto" e quanto affermato dai due
amministratori è pura illazione basata su considerazioni
che non hanno la minima veridicità. Nello specifico, il
sindaco Morini strumentalizza l'intera vicenda
ospedaliera per meri interessi politici. Morini e
Caponera ignorano ad esempio che tutta l'azienda
sanitaria sta lavorando per assicurare piena
funzionalità agli ospedali territoriali, compreso quindi
anche quello di Alatri, attraverso un uso efficace delle
guardie interdivisionali». «Per quanto concerne poi
le nomine del personale, va ricordato che in questi
giorni sono in partenza i telegrammi per le assunzioni e
che i 205 posti da infermiere saranno occupati da
maestranze immesse in ruolo. Anche in questo caso si è
mostrata una scarsa conoscenza delle direttive
dell'Azienda sanitaria locale». «Stessa cosa è
avvenuta per l'utilizzo dei codici di Pronto Soccorso:
si tratta di una procedura europea finalizzata a
garantire la migliore forma di assistenza. L'ironia sui
tempi d'attesa è davvero fuori luogo. Infine, vale la
pena di far presente che, a proposito della "vendita"
dell'ospedale, è scorretto il messaggio che sindaco e
consigliere intendono far passare, relativamente a
presunte (inesistenti, per la verità) strane operazioni:
la struttura, al pari delle altre che insistono nel
territorio regionale, è stata trasferita ad un'agenzia
regionale e non a privati. Il tutto per garantire una
gestione efficace e funzionale degli stessi
impianti».
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