La Federazione sindacati
indipendenti denuncia la grave carenza di personale
"118" sul piede di guerra
Il problema riguarda l'ospedale "de Posis" e quello di Pontecorvo
Le Unità operative del 118 dei presidi ospedalieri di
Cassino e Pontecorvo scoppiano per carenza di personale; la dirigenza Asl
viene tacciata di pressapochismo nella gestione delle risorse umane e la
segreteria provinciale della Federazione sindacati indipendenti del
comparto sanità minaccia lo stato di agitazione.
A far scoppiare la miccia le recenti assunzioni di personale avvenuto
all'interno della ASL frusinate: 205 infermieri e 60 barellieri. A dire
dell'Fsi "l'impiego del personale neo assunto, nonostante tali assunzioni
fossero state sollecitate dall'organizzazione sindacale, non ha seguito
minimamente criteri e logiche di assegnazione che ci saremmo aspettati,
improntate cioè a colmare le lacune e le numerose carenze di organico".
"Le maggiori discrepanze - ha dichiarato Gennaro Scialò della segreteria
provinciale - si sono rilevate per quello che concerne l'Unità operativa
del 118 in toto e, soprattutto, per le postazioni di Cassino e Pontecorvo,
dove la insufficiente assegnazione di personale infermieristico risulta
assolutamente inadeguata alle necessità. In questo modo continua il
sistematico ricorso al 'superlavoro' in regime di straordinario.
Grottesca, inoltre, appare l'assegnazione di barellieri: solo due unità a
Pontecorvo a fronte di 13 per Cassino, tanto che in quest'ultima
postazione, quando tutto il personale sarà impiegato a regime non riuscirà
certamente a effettuare il minimo orario di servizio." "A tutto questo -
ha detto Bruno Gelfusa, Rsu dell'Fsi - si aggiunga il fatto che, come da
noi più volte denunciato, il personale neoassunto opera in abiti civili:
pretendiamo, pertanto, l'espletamento in tempi rapidi della gara di
appalto per la fornitura di divise, che ancora giace in qualche cassetto
del Provveditorato aziendale". Ma il sindacato denuncia anche le
inadeguatezze strutturali dei locali ospitanti la postazione del 118 di
Cassino. "Le trenta unità lì presenti - ha aggiunto Scialò - sono allocate
in non più di 30 metri quadrati, con un solo bagno, in una struttura che
si può definire fatiscente e con segni evidenti di cedimento sulle
pareti".
La carenza dei servizi igienici, come sottolineato da Gelfusa, è comunque
una costante nelle postazioni. Anche a Pontecorvo infatti, esiste un solo
bagno di cui si servono uomini e donne.
"Restiamo molto perplessi - ha concluso Scialò -di fronte a questo
trattamento che ci viene riservato dalla dirigenza Asl e che denota lacune
nella direzione strategica aziendale; direzione che, in altre circostanze,
come ad esempio per il trasferimento di un'unità lavorativa, si è
dimostrata molto solerte, nonostante il parere negativo espresso dal
dirigente del servizio."
A questo punto la Federazione sindacati indipendenti, qualora non
dovessero essere assunti gli opportuni provvedimenti, minaccia lo stato di
agitazione di tutto il personale in forza presso le due unità operative
del 118.
Tina Roscia |