Cronaca di Frosinone

Martedì 7 Gennaio 2003
E il primo cittadino chiede subito a Scittarelli un impegno affinché la seconda Asl venga assegnata a Sora

di PASQUALE MAZZENGA

Patti chiari, amicizia lunga. A Sora è ormai in atto il dibattito sulla creazione di una nuova provincia del Basso Lazio, ma già si mettono i puntini sulle "i" in vista di un possibile accordo con la città martire.

Gli incontri tra il Sindaco di Sora, Ganino, e quello di Cassino, Scittarelli, ci sono già stati, ma di definitivo non ci sarebbe ancora nulla. «Il confronto è sempre utile - precisa il Primo Cittadino di Sora - su questo tema così importante non potevamo tirarci indietro, ma deve essere chiaro a tutti che non spetta certo a noi prendere decisioni definitive. Sono scelte che devono venire dalla base e su cui, tra l'altro, c'è bisogno del conforto dell'intero territorio». In tal senso Ganino ha organizzato per giovedì un incontro con tutti i colleghi della zona. La riunione si terrà nella sede municipale sorana e sembra che già tutti i Sindaci del comprensorio abbiamo confermato l'interesse per l'iniziativa e la partecipazione. «Cassino ci propone ora un discorso bipolare - continua Ganino - e teoricamente potrebbe anche andarci bene, ma è evidente che, alle dichiarazioni di intenti, bisogna far seguire i fatti». A questo proposito il Primo Cittadino di Sora avanza immediatamente una proposta concreta che a suo avviso dovrebbe servire per verificare la "buona fede" degli interlocutori. «Potrebbero essere tanti gli aspetti su cui confrontarci, restando però solo nella teoria - precisa il Sindaco di Sora - c'è invece un argomento che interessa tutti da vicino, soprattutto nel sorano, e su cui un'intesa tra Sora e Cassino potrebbe dare i suoi frutti. Mi riferisco alla creazione della seconda Asl in provincia di Frosinone. Se ne parla da tempo, se ne erano ipotizzate addirittura tre, con la principale su Frosinone e con le altre due su Cassino e Sora. Probabilmente arrivare a questo numero di Aziende Sanitarie è più complicato, ma su due, specialmente, se Sora e Cassino dovessero far fronte comune, le speranze aumenterebbero, ma a quel punto un segnale importante da parte della città martire sarebbe quello di favorire Sora». A questo punto bisognerà attendere le reazioni da Cassino, ma è evidente che le risposte non potranno essere vaghe. Dal tono delle repliche si capirà esattamente se Cassino è davvero disponibile a rinunciare a quella egemonia che fino ad oggi le ha impedito di aggregare sul progetto della provincia del Basso Lazio realtà territoriali diverse, come quelle del sorano e del sud pontino. Quest'ultima area sembra ormai aver abbandonato in maniera definitiva la possibilità di staccarsi da Latina per preferire Cassino e difficoltà esistono anche nell'area di Sora, dove però non manca lo scontento anche nei confronti dell'attuale capoluogo, apparentemente più interessato ad altre aree che non ai centri della Valle del Liri e di Comino.