L’indagine di “Italia Oggi” ci relega,
quest’anno, al 65° posto tra le province italiane. Lo scorso anno eravamo
all’89° Qualità di vita, recuperate 24
posizioni Restiamo in fondo alla classifica
per le truffe, cultura e verde pubblicodi GIANPAOLO RUSSO
Dopo la sonora
bocciatura dell’indagine condotta dal "Sole 24 Ore" (che, un mese fa, per
qualità di vita ha collocato la Ciociaria all’84° posto sulle 103 province
italiane) un raggio di speranza viene da un’altra inchiesta, questa volta
condotta dal quotidiano economico "Italia Oggi". In base ai diversi
parametri presi come riferimento la statistica ora ci colloca al 65° posto (nel
2001 eravamo 89esimi) tra le 103 province italiane; e a farci "risalire la china" sono i miglioramenti
registrati sul tasso di criminalità, disagio sociale e tenore di vita. Più in
generale la provincia dove si vive meglio è Trento, quella peggiore Reggio
Calabria. Ma vediamo gli aspetti più rilevanti dell’indagine di Italia Oggi.
Per quanto riguarda la voce "Affari e
Lavoro" il 2002 ha visto un incremento dei fallimenti
delle imprese. Ogni 10 mila imprese registrate, 6 sono fallite. Male, anzi
malissimo (siamo centesimi) per la voce protesti: l'importo medio dei protesti
per abitante, in Ciociaria, è di 114,71 euro contro i 9,16 euro a Belluno. Ma è
l'ambiente il vero male della
provincia. Abbiamo elevate concentrazioni di biossido d'azoto (siamo al 73°
posto) nei grandi centri, ma il dramma è nel consumo idrico pro-capite: nel 2002
abbiamo consumato 641,21 litri ciascuno per un anno e non certo perché ci
laviamo più degli altri: molta acqua viene, infatti, sprecata, tantissima si
disperde negli acquedotti-colabrodo. «Ora che abbiamo affidato la gestione
dell'acqua all'Ato - dichiara l'assessore provinciale all'Ambiente Antimo
Simoncelli - le perdite saranno inferiori. Ma i frutti si vedranno solo a
partire dal 2004». Non parliamo poi di isole pedonali, piste ciclabili e zone a
traffico limitato: qui siamo all'anno zero. Il verde pubblico (quello attrezzato
ovviamente) è sempre troppo poco curato: siamo al 75° posto. «La situazione è
preoccupante - dichiara Francesco Raffa presidente provinciale di Legambiente -
per l'ambiente, infatti, si continua ad investire troppo poco. Occorre una
maggiore sensibilizzazione della popolazione per certi argomenti e adottare
provvedimenti antipopolari come multe per chi non li rispetta».
Il 2002 è
andato bene per gli infortuni sul lavoro (51,58 su 100 occupati) e per il disagio
sociale. Ciò è confermato anche dal basso numero di
tentati suicidi che sono 1,82 ogni 100 abitanti (Trieste ha la maglia nera).
Bene per quanto riguarda i divorzi e le separazioni
(siamo al 28° posto), appena 32 ogni 10 mila abitanti. Altra voce che ci relega
agli ultimi posti è quella del tempo libero. E' in aumento la spesa (2,83 euro la media pro capite) per
spettacoli sportivi, ma per la cultura siamo indietro: spendiamo appena 0,78
euro ciascuno per spettacoli teatrali e musicali (siamo centesimi in
classifica). «Il fatto che si spenda poco per la cultura - dichiara l'assessore
alla cultura di Frosinone Amedeo Di Sora - non vuol dire che le iniziative
manchino. Purtroppo rientra tra la sensibilità dei cittadini e su questo
aspetto, l'amministratore può fare poco». Voce criminalità: in aumento gli scippi (66
ogni 100 mila abitanti), i furti d'auto (142 ogni 100 mila abitanti), i furti in
appartamento (263 ogni 100 mila abitanti), le rapine in banca (12 ogni 100
sportelli), le truffe (79 su 100 mila abitanti). Quest'ultime ci relegano
all'87esimo posto (in un anno abbiamo perso 59 posizioni!!!). «I dati in nostro
possesso - dichiara il questore Salvatore Margherito - ci vedono in
miglioramento. Frosinone città, poi, è diventata molto più sicura anche grazie
alla presenza triplicata sul territorio delle pattuglie. Italia Oggi fa riferimento a dati
statistici non uniformi. Oggi è cambiato il metodo di raccolta dei dati,
sicuramente più esatto, che evidenzia maggiormente il calo dei reati».
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