Il primario: «Ora rimane il problema
dell’organico. Mancano un medico, cinque infermieri e due
caposala» Dialisi, arrivano nuovi posti
letto L’Azienda sanitaria ha acquistato nuove
apparecchiature per il repartodi GIANPAOLO RUSSO
Nuovi posti letto al
reparto di Dialisi dell'ospedale di Frosinone. L'azienda sanitaria comunica,
infatti, che con l'acquisto di nuove apparecchiature i posti letto passano da 15
a 17, così come previsto dal piano sanitario locale. Di questi posti letto,
dieci sono riservati ai malati cronici nel centro polifunzionale di via Fabi e
dell'ospedale Umberto I, due all'emergenza, due per la dialisi peritoneale, uno
per i malati con particolari esigenze cliniche e due per i pazienti affetti da
epatite B. Attualmente sono 362 i pazienti trattati presso la struttura
sanitaria. Si tratta, di sicuro, di una buona notizia, vista la carenza cronica
di posti letto per la cura dei pazienti affetti da problemi al rene. Proprio
tale mancanza aveva, infatti, scatenato le proteste da parte di alcuni pazienti
in cura nel reparto di dialisi che lamentavano carenze ed inefficienze. Il
primario, dottor Franco Scaccia ha voluto precisare quanto segue: «Il reparto di
dialisi - dichiara - svolge il servizio secondo le modalità stabilite per legge.
Certo, non mancano i problemi come quello del personale che è sott'organico:
rispetto a quanto previsto, infatti, mancano all'appello un medico, 5 infermieri
(attualmente sono 21, ma tre sono in infermità), un ausiliario (ora sono cinque)
e due caposala (adesso non c'è n'è nemmeno una). Nonostante lo sdoppiamento del
reparto tra Ospedale (viale Mazzini) e Città della Salute (via Fabi) il servizio
viene svolto, comunque, con la massima professionalità». E per quanto riguarda
la mancanza di medicine indispensabili nel reparto? «C'è stato un problema
durante le festività - ribatte il primario - purtroppo noi più che fare gli
ordinativi non possiamo fare. Il problema mi sembra che sia stato risolto
proprio oggi». I pazienti, inoltre, avevano manifestato perplessità sul
numero di malati in cura presso l'azienda sanitaria evidenziando che molti di
loro venivano "dirottati" in strutture private. «Il reparto da me diretto -
continua Scaccia - viaggia a pieno regime. Purtroppo ogni anno si aggiungono
25-30 nuovi malati e i posti letto sono sempre quelli. Calcolando come 4-5
persone in cura ogni anno non sopravvivono, le rimanenti persone non possono
soddisfare le loro esigenze proprio per tale mancanza».
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