IN VALCOMINO Distretto sanitario, sindaci unitidi STEFANO DE ANGELIS
I sindaci della
Valcomino si stanno muovendo per far istituire in zona un Distretto sanitario
montano in modo da potenziare la sanità, oggi davvero precaria. Tale proposta è
stata avanzata da alcuni sindaci, primo tra tutti quello di Gallinaro Attilio
Zeppa, il quale per un concreto rilancio della sanità ritiene indispensabile un
nuovo assetto. Praticamente i dodici comuni della Valle (Belmonte, Villa Latina,
Atina, Picinisco, San Biagio, Settefrati, Gallinaro, San Donato, Alvito,
Vicalvi, Casalvieri e Casalattico) si staccherebbero dall'attuale distretto
sanitario di appartenenza, per intenderci quello C che fa capo a Sora,
formandone uno nuovo. L'iniziativa gode anche del sostegno del consigliere
regionale Angelo D'Ovidio, il quale ha sollecitato i sindaci a portare la
questione all'attenzione dei rispettivi consigli comunali e quindi di procedere
alle deliberazioni. D'Ovidio ha anche annunciato che sull'istituzione del
distretto sanitario in Valle esiste già il parere favorevole del presidente
della Commissione regionale alla Sanità, Alessandro Foglietta. E così il primo
comune ad approvare l'istituzione del distretto della Valcomino sarà Casalvieri
nell'assise civica di giovedì. Poi toccherà a quello di Casalattico e quindi a
tutti gli altri. Nei prossimi giorni i primi cittadini s'incontreranno per
definire alcuni aspetti della questione, che sarà portata ufficialmente
all'attenzione della conferenza dei sindaci del Distretto C nel corso della
riunione fissata per i primi di febbraio. La richiesta ufficiale di istituzione
sarà sottoposta al vaglio della conferenza provinciale dei primi cittadini e
infine discussa dall'Asl a cui spetta l'ultima parola. "Ci stiamo adoperando -
spiega il sindaco di Gallinaro Zeppa - nel tentativo di migliorare il servizio
sanitario e di assistenza in Valcomino. Per noi si tratta di una forte priorità
per la quale ci stiamo battendo da tempo. Con l'istituzione del Distretto
sanitario - prosegue - potremo potenziare i servizi in ambito sociale e in
quello sanitario più in generale, quindi analisi, prelievi e altro. Soprattutto
potremo disporre direttamente dei fondi che la Regione concede per il servizio
di assistenza agli anziani e che oggi vengono manovrati dall'Aipes. Avere la
possibilità di programmare gli interventi contribuirà a migliorare,
concretamente, la sanità in Valle. Il commissario Asl ci dovrà ascoltare". La
seconda mossa per elevare l'efficienza sanitaria è l'istituzione, nella vecchia
sede dell'ospedale di Atina, del "Country Hospital" dove i medici di famiglia
assisteranno i bisognosi 24 ore su 24. Un'equipe di medici della Valle è tornata
nei giorni scorsi dal sopralluogo effettuato in Emilia Romagna per verificare il
funzionamento di un "Country Hospital". E ora sarà avanzata la richiesta di
istituzione all'Asl.
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