Sott’accusa il primario-sindaco di
Terracina Gli esami? Fra tre
mesi Laboratorio nella buferadi GIANPAOLO RUSSO
Marco F. si è sottoposto
ad un prelievo per un esame istologico, presso l’ospedale "Umberto I" di
Frosinone a metà ottobre. Ma solo ieri è arrivata la risposta: cioè dopo ben tre
mesi!!! E pensare che i pazienti che si sottopongono a queste delicate analisi
lo fanno, spesso, per scoprire gravi patologie (come i tumori). Un tempo
inaudito se si considera una comprensibile ansia che tali esami provocano sia
nel paziente che nei familiari. Senza contare che di fronte a gravi patologie è
importante agire al più presto. Ed ecco che questi gravi ritardi stanno
alimentando un vespaio di proteste tra gli stessi pazienti, ma anche tra i
medici che li hanno in cura e che devono decidere le terapie. Ma proteste non
mancano anche all’interno del reparto di Anatomia patologica dell’ospedale di
Frosinone, proprio tra il personale medico. Al centro delle polemiche il
primario, Stefano Nardi, che da un anno dirige il reparto di Anatomia Patologica
dell’Umberto Primo di Frosinone, dopo essere stato trasferito dall’ospedale di
Latina in quanto eletto l’anno scorso sindaco di Terracina (Casa delle Libertà)
risultando così incompatibile nelle due vesti. «Prima che arrivasse Nardi -
dichiara un medico che vuole conservare l’anonimato - le cose funzionavano
meglio ed, infatti, gli esami istologici venivano eseguiti all’interno della
struttura di Frosinone e non come oggi che vengono inviate al Cid (centro di
analisi) di Roma. La risposta a questi esami, poi, avveniva nel giro di una
settimana e non, come ora, dopo diversi mesi. La doppia veste di primario e
sindaco, inoltre, ha generato malcontento tra gli stessi operatori dell’ospedale
che a fronte di un personaggio super retribuito (si parla di 100 mila euro
l’anno ndr) lo vedono poche volte a settimana mentre gli altri si fanno carico
di un super lavoro». «Vengo a Frosinone tre volte a settimana - dichiara il
primario-sindaco Stefano Nardi - e usufruisco semplicemente dei permessi che
l’azienda mi concede». Scusi dottore ma è vero che occorrono tre mesi per
ottenere il risultato di un esame istologico? «Niente affatto - ribatte il
primario - al massimo in 10 giorni il paziente ottiene la risposta» (ma
evidentemente il dottor Nardi non è bene informato!). E perchè gli esami
vengono inviati a Roma? «Dipende dal fatto che qui siamo sotto organico: ci sono
2 aiuti e due tecnici mentre solo per quest’ultimi la pianta organica ne prevede
altri 11. Ma è così da 15 anni a questa parte».
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