FROSINONE/PROFESSIONISTA DENUNCIATO
Falsi certificati, medico nei
guai Accusato di aver attestato malattie
inesistenti per favorire ragazze clandestine
Avevano scelto i "motivi di salute" per aggirare le norme anti immigrazione
clandestina. E permettere così alle ragazze russe di restare in Italia e
lavorare nei night ciociari. E anche un medico finisce nell’inchiesta della
squadra mobile di Frosinone che ha portato all’arresto di ventidue persone. Il
professionista è accusato di aver redatto e firmato falsi certificati medici,
intestati alle ragazze dell’Est, che attestavano problemi fisici e malanni
inesistenti. Si trattava sempre di patologie difficili da verificare, come la
depressione. Gli investigatori del vice questore Tatarelli hanno denunciato
per falso E.A., 60 anni, di Frosinone, medico dipendente dell’Asl del capoluogo.
Secondo la polizia, nel giro di tre mesi avrebbe staccato dal suo blocchetto
una decina di certificati. Secondo l’accusa, il medico non solo non avrebbe mai
visitato le giovani, ma non l’avrebbe mai incontrate. Sempre secondo l’accusa,
era un membro dell’organizzazione (finito in manette) a fare da tramite tra le
ragazze il medico. Il quale prescriveva anche farmaci, raccomandando alle
giovani di non assumerli: sarebbero stati nocivi per persone sane. La mobile
ritiene che i certificati medici fasulli fossero forniti dietro pagamento.
L’organizzazione è stata smantellata a metà dicembre scorso: secondo gli
investigatori, la mafia russa aveva stretto alleanza con la malavita ciociara:
da Frosinone e Piedimonte gestiva, oltre al racket della prostituzione (le
ragazze venivano mandate anche in Spagna e Gran Bretagna), anche il traffico
internazionale di automobili rubate.
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