Sanità a Sora Elisoccorso anche di notte La Asl affida il progetto
di PASQUALE MAZZENGA
«Solo Storace può
trovare una soluzione ai nostri problemi legati alla sanità». Il consigliere
regionale, nonché ex sindaco di Sora, Enzo Di Stefano, ha chiesto, per questo
motivo, un incontro direttamente al presidente della giunta regionale. «Dovrà
essere una riunione - ha precisato Di Stefano - aperta alla partecipazione di
tutti gli amministratori locali, per discutere le iniziative da adottare allo
scopo di riqualificare il servizio sanitario pubblico nel nostro territorio». Il
consigliere regionale dell'Udc si è mosso su sollecitazione dei sindaci dei
Comuni della valle del Liri, che, da tempo, manifestano un crescente disappunto
verso la mancata soluzione di tutta una serie di problematiche nel mondo della
sanità, legate, soprattutto, al mancato decollo della struttura ospedaliera
sorana. Di Stefano, ieri, oltre alla riunione richiesta a Storace, ha anche
voluto sottolineare il suo compiacimento per l'affidamento, da parte della Asl
di Frosinone, dell'incarico per la progettazione di quei lavori di completamento
dell'eliporto dell'ospedale "SS.Trinità" di Sora, che, così, una volta dotato
dell'impianto di illuminazione della piattaforma, consentirà il decollo delle
eliambulanze anche nelle ore notturne. Per quella sistemazione, proprio il
consigliere regionale ha presentato un emendamento, poi approvato dall'aula, con
il quale la Regione Lazio si è impegnata a finanziare questi lavori con il
contributo di 697.212 euro, già stanziati in precedenza, ma, poi, decaduti per
uno spiacevole intoppo organizzativo dell'azienda sanitaria frusinate. La
Asl non riuscì, infatti, a predisporre, in tempo utile, le pratiche per il
conferimento dell'incarico, suscitando proteste e un'ondata di comprensibile
rammarico. «Davvero uno spiacevole incidente - conclude Di Stefano - che, grazie
anche alla professionalità del commissario straordinario della Asl di Frosinone,
cui va il mio plauso per la tempestiva attenzione prestata al caso, sono certo,
non si ripeterà una seconda volta».
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