FROSINONE/SABATO INCONTRO-DIBATTITO
In prima linea contro la
psoriasi Dermatologia del capoluogo è nel
gruppo nazionale di studio sulla malattiadi MARZIA FELICI
Conoscere la psoriasi,
capire come combatterla e come conviverci. E' questo l'obiettivo principale
della Giornata della Psoriasi, un incontro-dibattito promosso in via
sperimentale nella regione Lazio dall'Adipso, l'Associazione di difesa del
paziente affetto da tale malattia, che coinvolgerà, oltre alle strutture
sanitarie di Roma, anche la Asl di Frosinone. L'unità di dermatologia
dell'ospedale del capoluogo, infatti, è inserita nel gruppo nazionale di studio
della malattia. L'incontro, fissato per sabato 15 febbraio, dalle ore 9 alle 12,
si terrà presso la sala convegni della Asl. «La psoriasi è una complessa
malattia dermatologica che in Ciociaria ha un'incidenza pari al 5% - spiega
Corrado Frati, direttore dell'unità operativa di dermatologia dell'ospedale di
Frosinone - le persone più colpite sono le donne di mezza età, ma incide molto
anche il fattore ereditarietà. La psoriasi, infatti, è spesso associata a
malattie come il diabete, la gotta e la tiroide. Può verificarsi quindi il caso
che se un genitore è affetto da una di tali patologie, nei figli potrebbe
insorgere questa dermatite». Quali sono le parti del corpo più colpite dalla
psoriasi? «I gomiti, le ginocchia, il cuoio capelluto e la regione sacrale -
risponde il professor Frati - ma per fortuna le forme più gravi, cioè quelle che
colpiscono parti molto estese del corpo, sono poco diffuse». La psoriasi è
spesso definita una malattia sociale perché, oltre ad essere collegata allo
stress, crea non pochi problemi sotto il profilo psicologico. «E' vero -
commenta Frati - i disagi principali per le persone colpite da questa dermatite
sono dovuti alla paura di essere considerati dagli altri come fonte di contagio
e questo non fa che aumentare lo stress e, di conseguenza, l'entità della
malattia». Ma come si può curare? «Le forme più lievi anche solo con
l'esposizione ai raggi solari, ma serve sempre un controllo dermatologico
accurato. Bisogna frenare l'espansione della dermatite facendola rimanere
localizzata. Ecco perché si devono fare analisi specifiche altrimenti si corre
il rischio di peggiorare la situazione e di arrivare alla somministrazione di
farmaci».
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