Cronaca di Frosinone

Mercoledì 19 Febbraio 2003
Gravi ripercussioni a Cassino, Alatri, Anagni, Pontecorvo, Frosinone e Sora. Chi si era prenotato per gli interventi dovrà restare a casa
Ospedali, chiuse le sale operatorie
Clamorosa protesta degli anestesisti che garantiranno solo le urgenze

di MASSIMO CECI

Gli anestesisti della Asl di Frosinone hanno scelto le maniere forti. E per i pazienti ciociari iniziano giorni di grosso calvario. Da lunedì prossimo, fino a data da destinarsi, infatti, le sedute operatorie di routine saranno soppresse negli ospedali di Alatri, Anagni, Cassino e Pontecorvo. Saranno garantiti soltanto gli interventi di emergenza. Ad essere colpite saranno anche le sale operatorie di Frosinone e Sora: nel capoluogo si prevede una riduzione delle operazioni del 60%, a Sora del 35%. In sostanza, chi ha prenotato l'operazione nelle scorse settimane dovrà restare a casa.
I motivi della rivolta degli anestesisti (che sono 11 a Frosinone, 8 ad Alatri, 9 a Sora, 5 ad Anagni, 6 a Cassino e 3 a Pontecorvo) sono tre: il mancato pagamento dei turni di guardia e delle sale operatorie per novembre e dicembre 2002, il mancato rinnovo del progetto di "Acquisto di prestazioni anestesiologiche 2002" (per l'acquisto di ore da impiegare nelle sale operatorie come liberi professionisti), la carenza degli organici.
«Dovremmo essere il doppio - denunciano gli anestesisti - per questo chiediamo al più presto un incontro sindacale con il manager Asl Domenico Stalteri».
«L'azienda sanitaria - raccontano alcuni medici anestesisti di Alatri - acquista le ore delle sale operatorie pagando i medici come liberi professionisti. A gennaio si è riunita la direzione aziendale con i primari e i direttori sanitari degli ospedali per verificare le nostre prestazioni relative al periodo di novembre e dicembre scorsi. Tutto a posto. Per questo la commissione di monitoraggio ha dato il suo placet per pagare i compensi. Ebbene: Stalteri non ha voluto firmare i pagamenti. Il motivo? Non lo sappiamo: i soldi li manda la Regione, per cui non capiamo. Sono finiti? Forse al commissario straordinario non piace il nostro progetto? Ce lo dicesse. Comunque, non può cambiare le regole in corsa: i mesi arretrati li deve pagare». Ma del progetto di acquisto delle prestazioni anestesiologiche per il 2003 non c'è traccia.
Gli ospedalieri, inoltre,rivendicano: arretrati sui fondi medici, code contrattuali, buoni pasto, l’assicurazione sull’attività professionale svolta in ospedale, incarichi dirigenziali, metà incentivi del 1999 e tutti gli incentivi per il 2000. Qualcosa come 40-45 milioni delle vecchie lire. Cifra che sale fino 60-65 milioni per gli anestesisti.