Gravi ripercussioni a Cassino, Alatri,
Anagni, Pontecorvo, Frosinone e Sora. Chi si era prenotato per gli interventi
dovrà restare a casa Ospedali, chiuse le sale
operatorie Clamorosa protesta degli
anestesisti che garantiranno solo le urgenzedi MASSIMO CECI
Gli anestesisti della Asl
di Frosinone hanno scelto le maniere forti. E per i pazienti ciociari iniziano
giorni di grosso calvario. Da lunedì prossimo, fino a data da destinarsi,
infatti, le sedute operatorie di routine saranno soppresse negli ospedali di
Alatri, Anagni, Cassino e Pontecorvo. Saranno garantiti soltanto gli interventi
di emergenza. Ad essere colpite saranno anche le sale operatorie di Frosinone e
Sora: nel capoluogo si prevede una riduzione delle operazioni del 60%, a Sora
del 35%. In sostanza, chi ha prenotato l'operazione nelle scorse settimane dovrà
restare a casa. I motivi della rivolta degli anestesisti (che sono 11 a
Frosinone, 8 ad Alatri, 9 a Sora, 5 ad Anagni, 6 a Cassino e 3 a Pontecorvo)
sono tre: il mancato pagamento dei turni di guardia e delle sale operatorie per
novembre e dicembre 2002, il mancato rinnovo del progetto di "Acquisto di
prestazioni anestesiologiche 2002" (per l'acquisto di ore da impiegare nelle
sale operatorie come liberi professionisti), la carenza degli organici.
«Dovremmo essere il doppio - denunciano gli anestesisti - per questo
chiediamo al più presto un incontro sindacale con il manager Asl Domenico
Stalteri». «L'azienda sanitaria - raccontano alcuni medici anestesisti di
Alatri - acquista le ore delle sale operatorie pagando i medici come liberi
professionisti. A gennaio si è riunita la direzione aziendale con i primari e i
direttori sanitari degli ospedali per verificare le nostre prestazioni relative
al periodo di novembre e dicembre scorsi. Tutto a posto. Per questo la
commissione di monitoraggio ha dato il suo placet per pagare i compensi. Ebbene:
Stalteri non ha voluto firmare i pagamenti. Il motivo? Non lo sappiamo: i soldi
li manda la Regione, per cui non capiamo. Sono finiti? Forse al commissario
straordinario non piace il nostro progetto? Ce lo dicesse. Comunque, non può
cambiare le regole in corsa: i mesi arretrati li deve pagare». Ma del progetto
di acquisto delle prestazioni anestesiologiche per il 2003 non c'è traccia.
Gli ospedalieri, inoltre,rivendicano: arretrati sui fondi medici, code
contrattuali, buoni pasto, l’assicurazione sull’attività professionale svolta in
ospedale, incarichi dirigenziali, metà incentivi del 1999 e tutti gli incentivi
per il 2000. Qualcosa come 40-45 milioni delle vecchie lire. Cifra che sale fino
60-65 milioni per gli anestesisti.
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