CECCANO/SANITA’
De Angelis: troppe nubi sul futuro dell’ospedale
Il consigliere regionale dei Ds chiede a Storace di rispettare la volontà
del Consiglio comunaledi CLEMENTE RINALDI
«Per l'ospedale di Ceccano l'Azienda Sanitaria di Frosinone ha elaborato
un piano operativo, di cui però non sono chiari né i tempi né le modalità
di attuazione». Insomma, il futuro del "Santa Maria della Pietà" (l'ex
psichiatrico ristrutturato) preoccupa ancora. Timori che il consigliere
regionale diessino Francesco De Angelis ha illustrato in un'interrogazione
rivolta al presidente della giunta della Pisana Francesco Storace e
all'assessore alla Sanità Vincenzo Saraceni. Nel documento l'esponente
dell'Ulivo chiede la riattivazione delle specialistiche contemplate dal
protocollo d'intesa che ASL, Regione e Comune siglarono cinque anni fa
(dopo il crollo di un'ala dell'ospedale di Via Roma e prima della completa
riconversione del vecchio manicomio). «Già in una mia precedente
interrogazione del dicembre 2002 - scrive De Angelis - ricordavo come il
"Santa Maria della Pietà" fosse stato ristrutturato con i finanziamenti
ottenuti dalla Regione nel decennio 1990-2000, consegnato alla ASL di
Frosinone ma mai del tutto attivato. Manifestavo, ad esempio, forti
preoccupazioni circa la chirurgia di Day Surgery, relegata ad interventi
di modesta incidenza a causa della mancanza di un pronto soccorso di primo
livello, e sul destino del reparto di ortopedia. Ceccano, che aveva nel
'90 un ospedale con 130 posti letto, si ritroverà ora, nella migliore
delle ipotesi, un nosocomio con soli 55 posti e senza un reparto di
emergenza».
Cosa fare, dunque? Secondo De Angelis è necessario innanzitutto rispettare
il protocollo d'intesa, sottolineato in un ordine del giorno di recente
approvato dal Consiglio Comunale ceccanese: «La presenza fissa di un
anestesista; la disponibilità di ambulanze con medico a bordo; un servizio
di guardia medica notturna all'interno del reparto di Medicina, garantendo
un decisivo aumento dei posti letto».
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