Venerdì 21 Febbraio 2003
CECCANO/SANITA’
De Angelis: troppe nubi sul futuro dell’ospedale
Il consigliere regionale dei Ds chiede a Storace di rispettare la volontà del Consiglio comunale

di CLEMENTE RINALDI

«Per l'ospedale di Ceccano l'Azienda Sanitaria di Frosinone ha elaborato un piano operativo, di cui però non sono chiari né i tempi né le modalità di attuazione». Insomma, il futuro del "Santa Maria della Pietà" (l'ex psichiatrico ristrutturato) preoccupa ancora. Timori che il consigliere regionale diessino Francesco De Angelis ha illustrato in un'interrogazione rivolta al presidente della giunta della Pisana Francesco Storace e all'assessore alla Sanità Vincenzo Saraceni. Nel documento l'esponente dell'Ulivo chiede la riattivazione delle specialistiche contemplate dal protocollo d'intesa che ASL, Regione e Comune siglarono cinque anni fa (dopo il crollo di un'ala dell'ospedale di Via Roma e prima della completa riconversione del vecchio manicomio). «Già in una mia precedente interrogazione del dicembre 2002 - scrive De Angelis - ricordavo come il "Santa Maria della Pietà" fosse stato ristrutturato con i finanziamenti ottenuti dalla Regione nel decennio 1990-2000, consegnato alla ASL di Frosinone ma mai del tutto attivato. Manifestavo, ad esempio, forti preoccupazioni circa la chirurgia di Day Surgery, relegata ad interventi di modesta incidenza a causa della mancanza di un pronto soccorso di primo livello, e sul destino del reparto di ortopedia. Ceccano, che aveva nel '90 un ospedale con 130 posti letto, si ritroverà ora, nella migliore delle ipotesi, un nosocomio con soli 55 posti e senza un reparto di emergenza».
Cosa fare, dunque? Secondo De Angelis è necessario innanzitutto rispettare il protocollo d'intesa, sottolineato in un ordine del giorno di recente approvato dal Consiglio Comunale ceccanese: «La presenza fissa di un anestesista; la disponibilità di ambulanze con medico a bordo; un servizio di guardia medica notturna all'interno del reparto di Medicina, garantendo un decisivo aumento dei posti letto».