L’assessore Formisano: «I neo assunti
prenderanno servizio entro un mese». La precedenza verrà data a 120
infermieri Sanità, via libera a 200
assunzioni Asl: la giunta regionale ha
approvato l’integrazione della pianta organicadi GIANPAOLO RUSSO
Boccata d’ossigeno per la
sanità ciociara. La giunta regionale guidata da Francesco Storace ha, infatti,
approvato una delibera con la quale si procede all’integrazione della pianta
organica dell’Azienda sanitaria di Frosinone. Si tratta di 200 nuove assunzioni
di cui 120 infermieri e 80 tra medici, tecnici e ausiliari. A Frosinone sono
previsti 30 unità in più nel reparto di Anatomia patologica (vedi box a lato
ndr) 50 unità sono destinate invece alla Residenza sanitaria per anziani di
Arpino, 13 al Polo Ospedaliero B di Cassino e 26 ai Nad (nutrizione a domicilio
per i malati terminali). «Con questo provvedimento - ha commentato
l’assessore regionale alla sanità, Vincenzo Saraceni - potremo offrire un
migliore servizio agli utenti della provincia di Frosinone, abbattendo i tempi
di attesa delle prestazioni sanitarie e garantendo al personale migliori
condizioni di lavoro». Si tratta prevalentemente di figure professionali quali
dirigenti medici, dirigenti biologici, tecnici di anatomia tecnici di
radiologia, tecnici di laboratorio, fisioterapisti, assistenti sociali e
ausiliari socio sanitari Soddisfazione viene anche dall’assessore alle
politiche sociali, Anna Teresa Formisano: «L’impiego di queste nuove risorse
umane - dichiara - particolarmente qualificate consentirà una migliore risposta
in termini qualitativi del servizio sanitario. In questo modo, inoltre, si
migliorerà l’efficienza e l’attenzione rivolta alle persone. Entro un mese i
nuovi operatori saranno già sul posto di lavoro». Più scettici i
sindacati:«Siamo nettamente al di sotto - dichiara Benedetto Mollica segretario
provinciale della Cgil - delle esigenze dei cittadini. L’effetto dei tagli del
governo Berlusconi si è fatta sentire anche in Ciociaria con la conseguenza che
sempre più cittadini si rivolgono a strutture esterne alla provincia. Al centro
di ogni azione deve tornare il diritto alla salute del cittadino». «Si tratta di
una goccia nel deserto - ha dichiarato Rosa Roccatani, segretario provinciale
dell’Ugl - le liste di attesa per gli interventi crescono, i posti letto sono
sempre più insufficienti, le strutture sono quelle che sono. L’Ugl, comunque,
valuta positivamente tale decisione che regolarizza gli organici di alcuni
importanti servizi».
|