Massiccia partecipazione per la
Cgil Adesioni allo sciopero, è guerra tra
sindacati Cisl e Uil: un vero flop
Il giudizio della Cgil sulla riuscita dello sciopero indetto ieri contro il
declino industriale è stato positivo. E lo stesso sindacato ha subito precisato
che complessivamente in provincia l'adesione ha superato il 54 per cento. Un
numero che ha indispettito Cisl e Uil che non avevano aderito alla protesta
ritenendola "inutile e dannosa per i lavoratori e per l'unità sindacale" e così
è cominciato il solito balletto delle percentuali. Per la Uilm nel settore
metalmeccanico ha scioperato solo il quattro per cento. «Hanno scioperato - ha
dichiarato il segretario della Uilm Francesco Giangrande- i soli attivisti
sindacali». Più critico il segretario della Fim-Cisl, Arcangelo Longo: «In
alcune aziende non hanno aderito nemmeno i dirigenti sindacali. Questo dovrebbe
far riflettere la Cgil su queste iniziative unilaterali che non possono
riscuotere successo. Per esempio nello stabilimento Fiat di Cassino nessuno si è
accorto che c'era uno sciopero in corso. Spero che questo sia stato l'ultimo
sciopero unilaterale da parte della Cgil. Non si può protestare senza un
programma. Simili iniziative servono solo a distruggere il movimento sindacale».
La Cgil aveva tenuto ieri mattina un sit-in di lavoratori in piazza
della Libertà a Frosinone davanti alle sedi della Prefettura e dell'Unione
Industriale con i comizi del segretario provinciale Benedetto Mollica e Tamara
Ferretti della segreteria regionale. Per uscire dalla crisi i due sindacalisti
hanno individuato delle priorità come il consolidamento dell'apparato
industriale a partire dalla conclusione positiva della vertenza Fiat, il
rafforzamento delle piccole imprese attraverso servizi adeguati e robuste
politiche territoriali, la modernizzazione dei processi nella pubblica
amministrazione e investimenti nella scuola e nell'università. «Questa
iniziativa - ha detto il segretario Benedetto Mollica - è anche un impegno a
rafforzare il rapporto con Cisl e Uil, oltre a realizzare una politica di
alleanze con le forze istituzionali finalizzate ad un progetto comune di
bloccare la crisi quale presupposto della ripresa e dello
sviluppo».
Secondo la Cgil queste le adesioni: Fiat 30%, Skf 40%, Isopan
100 %, Agusta 40 %, Bitron 70 %, Sati 96 %, MD 95 %, Siderali 70 %, Videocolor
45 %, Bristol 25 %, ideal Standard 70 %, Marangoni Anagni 70 %, Marangoni
Ferentino 25 %, Teleco 99 %, Siam 10 %, Mabo 30 %, Pica 50 %, Str 50 %, Musilli
50 %, Coop Cos 70 %, Enelgreen 32 %, Amea 27 %, Klopman 40 %, Michelangelo 20 %,
De Medici 20 %, Europrint 90 %, Scala 15 %.
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