Cronaca di Frosinone

Sabato 22 Febbraio 2003
Massiccia partecipazione per la Cgil
Adesioni allo sciopero, è guerra tra sindacati Cisl e Uil: un vero flop

Il giudizio della Cgil sulla riuscita dello sciopero indetto ieri contro il declino industriale è stato positivo. E lo stesso sindacato ha subito precisato che complessivamente in provincia l'adesione ha superato il 54 per cento.
Un numero che ha indispettito Cisl e Uil che non avevano aderito alla protesta ritenendola "inutile e dannosa per i lavoratori e per l'unità sindacale" e così è cominciato il solito balletto delle percentuali. Per la Uilm nel settore metalmeccanico ha scioperato solo il quattro per cento. «Hanno scioperato - ha dichiarato il segretario della Uilm Francesco Giangrande- i soli attivisti sindacali».
Più critico il segretario della Fim-Cisl, Arcangelo Longo: «In alcune aziende non hanno aderito nemmeno i dirigenti sindacali. Questo dovrebbe far riflettere la Cgil su queste iniziative unilaterali che non possono riscuotere successo. Per esempio nello stabilimento Fiat di Cassino nessuno si è accorto che c'era uno sciopero in corso. Spero che questo sia stato l'ultimo sciopero unilaterale da parte della Cgil. Non si può protestare senza un programma. Simili iniziative servono solo a distruggere il movimento sindacale».

La Cgil aveva tenuto ieri mattina un sit-in di lavoratori in piazza della Libertà a Frosinone davanti alle sedi della Prefettura e dell'Unione Industriale con i comizi del segretario provinciale Benedetto Mollica e Tamara Ferretti della segreteria regionale. Per uscire dalla crisi i due sindacalisti hanno individuato delle priorità come il consolidamento dell'apparato industriale a partire dalla conclusione positiva della vertenza Fiat, il rafforzamento delle piccole imprese attraverso servizi adeguati e robuste politiche territoriali, la modernizzazione dei processi nella pubblica amministrazione e investimenti nella scuola e nell'università. «Questa iniziativa - ha detto il segretario Benedetto Mollica - è anche un impegno a rafforzare il rapporto con Cisl e Uil, oltre a realizzare una politica di alleanze con le forze istituzionali finalizzate ad un progetto comune di bloccare la crisi quale presupposto della ripresa e dello sviluppo».

Secondo la Cgil queste le adesioni: Fiat 30%, Skf 40%, Isopan 100 %, Agusta 40 %, Bitron 70 %, Sati 96 %, MD 95 %, Siderali 70 %, Videocolor 45 %, Bristol 25 %, ideal Standard 70 %, Marangoni Anagni 70 %, Marangoni Ferentino 25 %, Teleco 99 %, Siam 10 %, Mabo 30 %, Pica 50 %, Str 50 %, Musilli 50 %, Coop Cos 70 %, Enelgreen 32 %, Amea 27 %, Klopman 40 %, Michelangelo 20 %, De Medici 20 %, Europrint 90 %, Scala 15 %.