Cronaca di Frosinone

Giovedì 27 Febbraio 2003

ALATRI/OSPEDALE
Sindaco e Ugl contro la Asl

di MASSIMO CECI

Ugl-medici e Comune di Alatri contro la Asl. Dopo l'astensione dalle prestazioni operatorie di routine degli anestesisti di Alatri (5 su 7) a partire da lunedì scorso, dopo le precisazioni dell'azienda e la risposta del commissario provinciale del sindacato, Antonella Spaziani, interviene anche il sindaco di Alatri Giuseppe Morini.
«Noi dell'amministrazione comunale abbiamo soltanto anticipato i problemi che ora sono esplosi così violentemente - dichiara Morini - Qualcuno ha tentato di smorzare i toni, ma il bubbone evidentemente c'era e non era un'invenzione politica della maggioranza. Noi, sensibilizzando l'opinione pubblica in merito ai problemi dell'ospedale di Alatri, volevamo solo evitare che la questione degenerasse. Purtroppo abbiamo dovuto constatare lo scarso interesse del commissario straordinario della Asl, Domenico Stalteri, e della regione Lazio». L'analisi del sindaco scende poi più nello specifico: «Un ospedale come quello di Alatri non ha il reparto di Riabilitazione motoria e psicologica. C'è in servizio un medico ma manca la struttura. È uno spreco paradossale, se pensiamo che in altri casi ci sono le strutture, ma manca il personale. È il caso eclatante di Rianimazione, che ha costretto la maggioranza degli anestesisti a recedere dalle prestazioni operatorie, ma penso anche a Logopedia: medici e infermieri vanno avanti con contratti semestrali. Nessuno di loro è di ruolo». Il Comune non può far nulla? «Se i problemi sono i locali, abbiamo offerto a Stalteri sessanta metri quadrati del centro Polivalente di Civette, ma ci ha risposto che erano disponibili già delle strutture dentro il nosocomio. Lo abbiamo invitato ad un consiglio comunale aperto ma non ha mai risposto». Una parola sul problema dello sciopero dei medici? «Uno sciopero che non è stato organizzato dai politici, che mette il dito nella piaga. Noi, come Comune, possiamo solo sensibilizzare l'opinione pubblica e stimolare l'azienda sanitaria a dare risposte concrete ai cittadini».
«La modalità di protesta degli anestesisti - scrive il commissario provinciale Ugl Antonella Spaziani - fa seguito all'assenza di risposta dei vertici aziendali alle reiterate richieste di aprire una trattativa per il 2003. Nonostante lo stato di agitazione, gli stessi continuano a prestare la loro attività ben oltre l'orario di servizio di 38 ore settimanali, assolvendo tutti i compiti istituzionali, compresi quelli della attività operatoria in elezione durante il turno lavorativo».