L’occupazione fissa non arriva: sotto
accusa l’amministrazione provinciale e i Comuni di Frosinone, Alatri, Ceccano e
Sora «Record di lavoratori utili, eterni
precari» La denuncia dell’Ugl: in Ciociaria
più Lsu che in tutta Roma e provinciadi ANTONIO MARIOZZI
Oltre al maggior
numero di aziende in "rosa" e al record del sommerso (il quaranta per cento,
cioè 35 mila unità «in nero»), la provincia di Frosinone è quella con più alto
numero di lavoratori socialmente utili nel Lazio. In Ciociaria, infatti, si
contano ben 2.230 precari (il dato è aggiornato a settembre 2002), addirittura
superiore anche alla provincia di Roma, dove a giugno del '98 gli Lsu erano
4715, vale a dire più del doppio rispetto al Frusinate. Lo denuncia l'Ugl, che
chiede di garantire «una stabilizzazione dignitosa» agli Lsu. La "graduatoria
dei precari" vede al secondo posto la provincia di Rieti (1.397), seguita da
Latina (781), Roma(716) e Viterbo con appena 59. La Regione ha approvato il
programma per il 2003 relativo alla stabilizzazione e al sostegno con il
pagamento degli assegni di utilizzo. Di recente, l'assessore regionale al Lavoro
Giorgio Simeoni ha anche annunciato un piano di 67 milioni per "sistemare" i
lavoratori socialmente utili. Ma l'Ugl ora va di nuovo all'attacco quando
mancano solo tre mesi dalla scadenza della nuova proroga prevista per giugno.
«E' un fatto sconcertante - sostiene il sindacato- che, quando ormai siamo in
prossimità anche di questa nuova scadenza, non siano stati adottati da parte
dell'amministrazione provinciale e di molti Comuni, a cominciare da Frosinone,
Sora, Alatri e Ceccano, gli atti necessari per mettere in atto concrete forme di
stabilizzazione e mettere quindi fine alla difficile e travagliata condizione
lavorativa di tanti cittadini costretti a vivere con un compenso irrisorio, del
tutto insufficiente per mantenere decentemente una famiglia». A Frosinone sono
impegnati 280 Lsu, di cui 80 sono vicini alla pensione. «Se non ci sarà un'altra
proroga - continua l'Ugl- cosa accadrà per gli altri e le loro famiglie? Una
cosa è certa: non si può più andare avanti con le proroghe». L'Ugl, quindi,
invita le amministrazioni locali ad adoperarsi con interventi concreti. «Il
sindaco di Frosinone- conclude la nota dell'Ugl- rifiuta addirittura gli
incontri e mostra il solito fastidio snob quando gli si ricorda l'esistenza del
problema e non vuole la Multiservizi, più volte sollecitata». Intanto la
Regione, assicura l'assessore al Lavoro Giorgio Simeoni, è impegnata per trovare
una soluzione. «La giunta - dichiara- ha concordato con il Ministero del Lavoro
un ulteriore finanziamento in favore delle aree interessate da situazioni di
svantaggio come le province di Rieti e Frosinone con l'obiettivo di attuare
azioni progettuali nei settori dell'ambiente, sanità, cultura, trasporti e
viabilità, finalizzate alla stabilizzazione complessiva di circa mille
lavoratori».
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