SANITA’, RIFONDAZIONE POLEMICA
Rea: escluso per motivi politicidi PAOLO CARNEVALE
Una esclusione che ha
fatto parlare di sanità legata a "logiche di appartenenza politica", senza che
ci sia evidentemente una reale volontà di risolvere una questione che da tempo
attanaglia i cittadini della Valle del Liri. È l'accusa arrivata ieri dal
consigliere regionale di Rifondazione Comunista Romolo Rea, in seguito alla
riunione sui problemi della sanità tenutasi presso la Regione Lazio la scorsa
settimana. Come si ricorderà la riunione era stata indetta dal governatore
Storace in persona, che aveva ricevuto tra gli altri i sindaci dei comuni
interessati al distretto sanitario C della Valle del Liri, tutti coinvolti nel
piano di razionalizzazione dell'offerta sanitaria locale. Una riunione
conclusasi con l'idea di istituire una conferenza dei servizi per analizzare da
subito il da farsi. Una decisione applaudita da tutti, anche dal consigliere
regionale dell'Udc Enzo Di Stefano, e dal presidente della commissione regionale
della sanità Alessandro Foglietta di An, entrambi presenti alle trattative.
Unico assente tra i vertici politici della zona, appunto il consigliere
regionale di Rc Romolo Rea. Che ieri mattina ha tuonato contro questa decisione,
per la esclusione decretata nei riguardi di «un esponente della commissione
sanità» regionale. Una decisione che, ha detto ancora Rea, rischia di ritorcersi
contro «un sistema oramai al collasso», e che può essere salvato solo «con il
concorso di tutti, al di là dei diversi ruoli».
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