Il direttore di Innova replica alla
Uil
«La formazione? Ok, ma guai a
diventare gestione del potere»
Recenti indagini hanno confermato che uno dei mali
maggiori della nostra economia (con gravi ripercussioni sul mondo del lavoro) è
la mancanza di figure professionali idonee a quelle che sono le richieste del
mondo del lavoro. Sull’argomento interviene Federico Sisti, Direttore di Innova,
l’Azienda Speciale della Camera di Commercio delegata, appunto, alla formazione.
«Le mie riflessioni si sviluppano intorno ad un
assioma, un corollario e un teorema.
L'assioma
(principio indiscusso e indiscutibile) è il seguente:
la formazione professionale è uno degli elementi chiave per il rilancio del
nostro territorio.
Il corollario (logica conseguenza che si può trarre da una proposizione o tesi già
dimostrata) è che la formazione per essere utile deve essere tempestiva, cioè
deve essere in grado di dare risposte in tempi brevi (se non addirittura in
anticipo) alle esigenze di chi offre lavoro.
Il
teorema è: se la formazione è fondamentale e deve
essere tempestiva, se nella provincia di Frosinone si ha difficoltà a far
coincidere domanda ed offerta di professionalità in tempi economicamente utili,
allora il responsabile della mancanza di efficacia del sistema formativo
provinciale è...
Secondo il segretario della Uil Fracasso, il problema
principale è il mancato coinvolgimento dei sindacati nell' attuare la
formazione: a prova di tale tesi, Fracasso porta il caso di Innova che, nel
proprio consiglio di amministrazione, non prevede la presenza di esponenti del
mondo sindacale. L'intervento del segretario della UIL nella parte di scenario
generale è sicuramente condivisibile, lo diventa molto meno quando si cerca di
leggere la realtà in modo parziale: per anni la formazione nel nostro paese è
stata monopolizzata dalle parti sociali e, soprattutto, dai sindacati. E abbiamo
assistito alla nascita ed alla proliferazione di enti di formazione, enti
bilaterali, e da ultimo, fondi interprofessionali per la gestione della
formazione continua. Nel rispetto degli interessi di cui sono portatori, i
sindacati possono contare sulla presenza in organismi consultivi, decisionali e
di controllo del processo di pianificazione e gestione della formazione
finanziata regionale: nessuno come i sindacati può far sentire la propria voce
nei confronti della Regione che è il responsabile della programmazione formativa
e il titolare della maggior parte dei fondi.
Dinanzi a tale scenario è
sconcertante l'atteggiamento di quella parte del sindacato che attacca Innova
che non può godere dei privilegi riservati al sindacato ed ha l'unica colpa di
agire al servizio delle imprese per il bene e lo sviluppo del territorio.
L'atteggiamento tenuto in questi anni dimostra che Innova è disponibile ad
ogni forma di confronto progettuale che abbia il fine di migliorare l'economia
del nostro territorio; ogni altro dibattito legato all'affermazione dei principi
di parte o alla gestione del potere non è nel patrimonio culturale della nostra
azienda».
Federico Sisti (Direttore dell’Azienda speciale
"Innova")