Cronaca di Frosinone

Sabato 15 Marzo 2003
Cassino/La Tac è fuori uso da giorni
La Cgil: «Macchinari rotti e poco personale.
Ospedale allo sbando»

di DOMENICO TORTOLANO

L'ospedale "Gemma De Bosis" di Cassino è sempre nell'occhio del ciclone per le numerose e continue disfunzioni, nonostante le sollecitazioni all'Asl per il miglioramento dei servizi a beneficio dell'utenza del comprensorio. Da alcuni giorni è fuori uso la Tac, un'apparecchiatura di vitale importanza per una struttura sanitaria che registra un'alta percentuale di ricoveri all'anno. A segnalare il guasto è stato ieri il responsabile della Cgil-funzione pubblica Davide Della Rosa con una lettera inviata al commissario Domenico Stalteri. «Ripetuti problemi di natura tecnica in queste ultime settimane - scrive Della Rosa - hanno evidenziato lo stato di obsolescenza dell'apparecchio che acquistato già usato mostra anche il forte ritardo di natura tecnologica. Se si considera che il servizio di radiologia del presidio ospedaliero è unanimamente riconosciuto efficiente ed in grado di soddisfare le esigenze di un territorio molto vasto, oltre al fatto di avere le prestazioni di Tac con una lista d'attesa di 8 giorni, del tutto in linea quindi con gli standard regionali, ci si rende conto facilmente del grave disagio che si arreca all'utenza del bacino».
Il responsabile della funzione pubblica del sindacato sollecita quindi Stalteri ad attivare tempestivamente tutti gli uffici competenti dell'Asl per risolvere il problema e valutare se non sia il caso di acquistare un nuovo apparecchio tecnologicamente più avanzato.

Non c'è solo il problema della Tac al "Gemma De Bosis", ma anche quello della carenza di personale sanitario e parasanitario in alcuni reparti oltre alla carenza di apparecchiature medicali. Al reparto del Pronto Soccorso mancano medici e infermieri. Quelli in servizio reclamano le ferie del 2002 non ancora fatte e se vengono concesse va in tilt il servizio per l'alta percentuale di affluenza quotidiana di pazienti oltre alle persone vittime di incidenti stradali o di altre disgrazie. E poi il reparto è situato in locali angusti con pochi spazi liberi e con bagni senza finestre dove muoversi è un problema. E non mancano le lamentele dei pazienti per le mancate accettazioni in reparti come Medicina soprattutto di malati a rischio che vengono dirottati all'ospedale di Pontecorvo con gravi disagi per i familiari. Critico il consigliere comunale dell'Ulivo, Gianfranco Petrillo, sulle nomine dei primari il quale chiede all'Asl maggiore trasparenza e soprattutto l'affidamento degli incarichi a professionisti vincitori di concorso. «La graduatoria - afferma - va stilata in base ai titoli posseduti. L'Asl non può nominare dei primari senza titoli specifici, come vincitore di concorso o ricercatore e così via».