Cassino/La Tac è fuori uso da
giorni La Cgil: «Macchinari rotti e poco
personale. Ospedale allo sbando»di DOMENICO TORTOLANO
L'ospedale "Gemma De
Bosis" di Cassino è sempre nell'occhio del ciclone per le numerose e continue
disfunzioni, nonostante le sollecitazioni all'Asl per il miglioramento dei
servizi a beneficio dell'utenza del comprensorio. Da alcuni giorni è fuori uso
la Tac, un'apparecchiatura di vitale importanza per una struttura sanitaria che
registra un'alta percentuale di ricoveri all'anno. A segnalare il guasto è stato
ieri il responsabile della Cgil-funzione pubblica Davide Della Rosa con una
lettera inviata al commissario Domenico Stalteri. «Ripetuti problemi di natura
tecnica in queste ultime settimane - scrive Della Rosa - hanno evidenziato lo
stato di obsolescenza dell'apparecchio che acquistato già usato mostra anche il
forte ritardo di natura tecnologica. Se si considera che il servizio di
radiologia del presidio ospedaliero è unanimamente riconosciuto efficiente ed in
grado di soddisfare le esigenze di un territorio molto vasto, oltre al fatto di
avere le prestazioni di Tac con una lista d'attesa di 8 giorni, del tutto in
linea quindi con gli standard regionali, ci si rende conto facilmente del grave
disagio che si arreca all'utenza del bacino». Il responsabile della funzione
pubblica del sindacato sollecita quindi Stalteri ad attivare tempestivamente
tutti gli uffici competenti dell'Asl per risolvere il problema e valutare se non
sia il caso di acquistare un nuovo apparecchio tecnologicamente più
avanzato.
Non c'è solo il problema della Tac al "Gemma De Bosis", ma
anche quello della carenza di personale sanitario e parasanitario in alcuni
reparti oltre alla carenza di apparecchiature medicali. Al reparto del Pronto
Soccorso mancano medici e infermieri. Quelli in servizio reclamano le ferie del
2002 non ancora fatte e se vengono concesse va in tilt il servizio per l'alta
percentuale di affluenza quotidiana di pazienti oltre alle persone vittime di
incidenti stradali o di altre disgrazie. E poi il reparto è situato in locali
angusti con pochi spazi liberi e con bagni senza finestre dove muoversi è un
problema. E non mancano le lamentele dei pazienti per le mancate accettazioni in
reparti come Medicina soprattutto di malati a rischio che vengono dirottati
all'ospedale di Pontecorvo con gravi disagi per i familiari. Critico il
consigliere comunale dell'Ulivo, Gianfranco Petrillo, sulle nomine dei primari
il quale chiede all'Asl maggiore trasparenza e soprattutto l'affidamento degli
incarichi a professionisti vincitori di concorso. «La graduatoria - afferma - va
stilata in base ai titoli posseduti. L'Asl non può nominare dei primari senza
titoli specifici, come vincitore di concorso o ricercatore e così via».
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