Cronaca di Frosinone

Venerdì 21 Marzo 2003
Isola/Il caso da 2 anni fermo in Tribunale
L’odissea di Anna: operata d’appendicite, le tolgono le ovaie

di ALESSIO PORCU

L'incubo di Anna è cominciato una mattina di marzo, tre anni fa. Una fitta improvvisa proprio sotto la pancia, un dolore talmente acuto che l'ha costretta a lasciare la pizzeria di Isola del Liri dove lavorava e andare al pronto soccorso. La diagnosi è stata immediata: appendicite. L'indomani mattina Anna (22 anni, all'epoca) è entrata in sala operatoria: è uscita dopo un paio d'ore, con l'appendicite ancora al suo posto ma senza le ovaie. "Me lo hanno detto solo dopo tre giorni, appena ho saputo cosa mi avevano fatto sono svenuta" ricorda oggi nello studio dell'avvocato Emanuele Tomassi che assieme alla collega Marilena Vozza hanno presentato una denuncia in procura.
Non fu un errore: fu una scelta precisa del chirurgo. "Mi sono accorto che c'era un tumore sulle ovaie, in coscienza ho fatto quello che ritenevo più giusto" spiegò il medico alla mamma della ragazza. Anna non ne è convinta: "Mi hanno trovato un Teratoma cioè un tumore che è benigno nel 99,25% dei casi, non c'era alcuna urgenza. E comunque fuori dalla sala operatoria c'era mia madre, potevano chiedere a lei. Ne io ne lei avremmo mai dato il permesso. Avrebbero potuto evitare di asportarmi le ovaie per intero, lasciandomi almeno una minima speranza di concepire un figlio". Nella denuncia avanza un sospetto "Il taglio che hanno praticato è tipico di un intervento alle ovaie, ma io sono entrata in sala operatoria per togliermi l'appendicite: allora perché non ho un taglio da appendicectomia?" Il caso è fermo da due anni nell'ufficio del giudice per le udienze preliminari.
La vita di Anna da quel giorno di marzo è cambiata. "Il mio fidanzato mi ha lasciata, non se l'è sentita di stare con una donna che non avrebbe mai potuto dargli un figlio. Ogni volta che comincio una storia sono tormentata dal dilemma se dirglielo subito o aspettare. Vivo prendendo farmaci ogni giorno per riequilibrare il mio organismo, mi hanno mandato in menopausa forzata a 22 anni e questo ha scavato il mio carattere, influito sul mio comportamento. Oltre al danno anche la beffa: un mese dopo l'intervento Anna continuava ad essere tormentata dagli stessi dolori che l'avevano assalita in pizzeria. Si è ricoverata al San Giovanni a Roma: le hanno tolto l'appendicite. Questa volta per davvero.