Alatri/In corsia I cittadini: «Maltrattati dal
personale dell’ospedale»di MARIELLA MINNUCCI
Botte e risposte al
"vetriolo" tra i politici locali, a colpi di conferenze stampa e tra i banchi
dei consigli comunali: la situazione dell'ospedale di Alatri è sicuramente
balzata agli onori della cronaca in questi ultimi mesi. Ma i disagi restano
all'ordine del giorno e a viverli sulla propria pelle è la gente che ormai non
sa più a chi rivolgersi. Sale di attesa stracolme di utenti, file da capogiro
presso il Cup e, tanto per non farci mancare nulla, un diffuso nervosismo tra il
personale medico e paramedico. In questa situazione a farne le spese sono,
alla fin fine, sono le categorie più deboli della popolazione (anziani,
disabili, donne sole) che ormai, come ci ha detto un'utente, si rivolgono al
"San Benedetto" per cause di forza maggiore, ma con l'ansia e l'anacronistica
paura di esser rimandati a casa, di esser trattati male, di non poter effettuare
una visita medica o di incappare in qualche altro improvviso "disguido". Insomma
una situazione tutt’altro che serena, il contrario di ciò che dovrebbe offrire
la Sanità pubblica. «Sono stata sottoposta ad una Tac l'altra mattina - ha
raccontato una donna malata di tumore che preferisce restare anonima - e dopo lo
stressante intervento, mentre ancora avevo la flebo attaccata al braccio mi è
stato detto di correre al Cup, prima che chiudesse, per pagare il ticket. Qui ci
saranno state minimo 50 persone in fila. Potete immaginare il disagio! Capisco
la carenza di organico, capisco tutto. Ma certe umiliazioni non sono problemini
da poco...Almeno per noi malati». Oppure come il caso di un’altra signora: «Ero
in fila davanti all’ambulatorio di oculistica - racconta - stavo consegnando
l’impegnativa all’infermiera. Ma questa, invece, mi ha scansata in malo modo
dicendomi "mi lasci lavorare". Mi chiedo: ma non è questo il suo lavoro?».
Una testimonianza questa che viene ad aggiungersi ad un coro di proteste che
sarebbe impossibile riprodurre fedelmente e che testimonia un senso di sfiducia
ormai unanime. E che si voglia salvare la "faccia" del San Benedetto" o no, un
fatto certo: i cittadini di Alatri non ne possono più.
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