Il sindaco di Sora: «Abbiamo degli
obiettivi e dei tempi per raggiungerli. Non dobbiamo impantanarci nella
burocrazia» Sanità, parte la rivoluzione di
Storace In mille giorni gli ospedali della
Valle del Liri e Valcomino cambieranno voltodi STEFANO DE ANGELIS
In mille giorni la
sanità nel sorano, nella Valle del Liri e nella Valle di Comino cambierà volto.
Andrà incontro a quella che il presidente della Regione Lazio, Francesco
Storace, ha definito "la svolta". Ma il sindaco di Sora, Francesco Ganino,
rilancia: «Per la prima volta - ha spiegato - ci sono degli obiettivi e
soprattutto dei tempi precisi entro i quali raggiungerli. Ma si può fare di più.
Possiamo guadagnare settimane preziose sbrigando in fretta, e ovviamente
rispettando quanto prevede la legge, tutte le pratiche burocratiche per l’avvio
dei cantieri. E’ un nostro dovere dare in tempi brevi una sanità migliore ai
cittadini». La Regione, di concerto con l’Asl, ha individuato le strategie da
seguire per potenziare la sanità. «Ebbene - ha spiegato Ganino - è previsto che
l’ospedale di Sora nel giro massimo di 2 anni sarà dotato di servizi
indispensabili, per l’ottenimento dei quali in questi mesi abbiamo portato
avanti una dura battaglia. Saranno potenziati il Primo soccorso, anche con
strumentazioni più moderne, e le sale operatorie. Si interevverà per migliorare
e rendere pienamente funzionale giorno e notte l’eliporto e per aumentare i
posti auto in modo da porre fine ai problemi di parcheggio. Ma soprattutto -
prosegue Ganino - sarà attivato il reparto di rianimazione ed entrerà in
funzione, già dal 2004, la Radioterapia nel reparto di Oncologia». Tempi certi
anche per l’ultimazione della struttura ospedaliera di Atina Inferiore, in
costruzione da quasi venti anni. «Dalla Regione abbiamo ricevuto precise
assicurazioni - ha affermato il sindaco di Gallinaro, Attilio Zeppa -. Entro il
30 giugno sarà ultimato il primo lotto che ospiterà gli ambulatori, i laboratori
analisi, il centro di Igiene Mentale, quello dell’Assistenza Domiciliare e il
consultorio. In più vi troveranno spazio gli uffici dell’Asl, attualmente
situati nell’edificio di Via dei Sanniti». Ma il nosocomio di Atina,
riconvertito in Primo soccorso, sarà ultimato interamente tra due anni. «Entro
il 25 aprile del 2005 secondo i piani della Regione - ha continuato Zeppa -
potremo disporre dell’intera struttura sanitaria». E’ già previsto che ad Atina
sarà attivato anche il reparto di riabilitazione. I sindaci della Valle di
Comino hanno ribadito la richiesta di istituzione del Distretto Sanitario
Montano. Ma la Regione prima di pronunciarsi vuole poter esaminare l’intera
questione nei dettagli. Intanto Rifondazione Comunista protesta contro la
possibile chiusura dell’ex ospedale di Atina, oggi lungo degenza. Domani,
infatti, gli esponenti di zona del partito, insieme al loro rappresentante alla
Pisana, Romolo Rea, distribuiranno, nella piazza centrale di Atina, centinaia di
volantini per dire con forza un deciso "no" alla chiusura del nosocomio.
L’obiettivo è anche quello di sensibilizzare la popolazione sul problema.
Lunedì 6 aprile Rifondazione comunista tornerà alla carica: Romolo Rea, infatti,
terrà ad Atina un comizio incentrato esclusivamente sulla "vita" dell’ex
ospedale e sulla sanità in generale in Valcomino. Incontro al potenziamento
andranno anche gli ospedali di Arpino e Isola Liri.
|