Isola/L’odissea di un militare di 23
anni Ex sergente colpito da
meningite chiede 2 milioni all’Asldi PAOLO CARNEVALE
Due milioni di euro,
ovvero poco meno di quattro miliardi di vecchie lire: questa la mega richiesta
di risarcimento fatta ieri mattina all'Asl di Siena dall'avvocato Raffaele
Iannotta di Posta Fibreno. Protagonista della storia è Marco, un ragazzo di 23
anni di Isola del Liri ridotto in uno stato vegetale in seguito ad una meningite
acuta. Una malattia insorta durante il servizio militare svolto dal giovane in
ferma prolungata presso la caserma di Siena. Ieri mattina si è tenuta, a Siena
appunto, la prima udienza della causa civile che vede da una parte l'Azienda
sanitaria locale, e dall'altra la famiglia del ragazzo assistita dall'avvocato
Iannotta. Una causa iniziata a quasi cinque anni di distanza dall'insorgenza dei
primi sintomi della malattia che ha distrutto la vita del giovane e dei suoi
familiari. I lavori sono stati per ora aggiornati al prossimo 30 giugno; intanto
però il tribunale, con un gesto che l'avvocato Iannotta ha giudicato molto
positivo, ha già stabilito di nominare un consulente tecnico d'ufficio (un
medico legale) per la valutazione del danno fisico; riservandosi di nominare
anche altri due consulenti, per la valutazione del danno neurologico e di quello
patrimoniale. L'Asl di Siena, assistita dall'avvocato Franco Dei, ha presentato
una memoria difensiva, chiamando in garanzia le Assicurazioni Generali. Ma, come
ha affermato alla fine dell'udienza l'avvocato Iannotta, in ogni caso «nessuno
può nutrire equivoci di sorta sul danno subito da Marco. Resta da stabilire la
quantificazione dello stesso; per il quale pensiamo di stare intorno ai due
milioni di euro». La vicenda iniziò il 7 settembre settembre del 1998 quando
il giovane venne colpito, durante una marcia, da pesanti mal di testa. In
seguito, sopraggiunsero malori e febbre. Il ragazzo venne ricoverato in
ospedale. Venne diagnosticata l'insorgenza di una
"sindrome irritativa meningea", e si dispose una tac al
cranio e l'estrazione di 8 centilitri di liquido dal midollo spinale. «Troppi»
ha chiarito in seguito l'avvocato del giovane, che ritiene quello l'errore
fondamentale che ha portato poi alla "meningite acuta" diagnosticata poi
definitivamente dall'ospedale militare del Celio di Roma. Ora Marco è un
vegetale, ed i genitori lo assistono 24 ore su 24.
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