Il commissario della Asl: «Abbiamo pochi
radiologi». La dottoressa Enza Diana: «Le prenotazioni slittano perché si fa
tanta prevenzione» I sindacati: «Il manager ha
fallito, vada via» Si allungano i tempi di
attesa per analisi e visite: tre mesi per ecografia e Tacdi GIANPAOLO RUSSO
Curarsi in Ciociaria è
sempre più difficile. I tempi di attesa per farsi visitare o per fare delle
analisi si stanno allungando in maniera preoccupante. Dal 1998 ad oggi, per
alcuni esami, le liste sono più che triplicate (i dati provengono dalla
Regione). E così per un'ecocardiografia dai 15 giorni richiesti nel 1998 si è
arrivati a 90 giorni, per una mammografia che si faceva in 3-4 giorni oggi
occorrono 90 giorni così come per fare una e Tac. Una vergogna. «Il problema
c'è - ammette il commissario della Asl, Domenico Stalteri - ma a volte capita
che per un medico la lista di attesa è di 3-4 mesi mentre per un altro, della
stessa specialità, occorrono solo due giorni. Purtroppo non possiamo obbligare
nessuno a rivolgersi ad un medico piuttosto che ad un altro. Poi c'è il problema
che abbiamo pochi radiologi». La questione è che, oltre le ecografie, anche per
altri esami specialistici si richiedono tempi lunghissimi. «Il vero problema -
ribatte Enza Diana responsabile della Sia (servizi informatici aziendali) - è
che mancano sia i radiologi ma anche altre figure personali. Se a questo
aggiungiamo una popolazione sempre più anziana, e il fatto che si fa tanta
prevenzione il quadro si commenta da sé». Immediate e durissime le reazioni
del sindacato. «Stiamo preparando una lettera al prefetto - dichiara il
segretario della Cisl, Romano Fratarcangeli - in quanto Stalteri ha fallito per
due motivi: è incapace a tessere relazioni con l'esterno. Sono tre mesi che
chiediamo un incontro che puntualmente viene rinviato; gli impegni presi sono
puntualmente disattesi. La Regione deve prendere immediati provvedimenti». Gli
fa eco Benedetto Mollica segretario della Cgil: «Si vuol screditare la struttura
pubblica a vantaggio di quelle private». «Non capiamo - continua Domenico
Fracasso della Uil - perché da agosto Stalteri sia ancora commissario e non
venga nominato manager. La sanità locale non può più attendere. Chiediamo che
venga rimosso dall'incarico e che venga subito sostituito».
|