IL CASO LIMITE
«UN’ECOGRAFIA ALLA TIROIDE? NON SI PUO’, TORNI A SETTEMBRE»
Se un cittadino ciociaro ha un problema alla tiroide è meglio che si
faccia curare altrove. Il motivo? Potrebbe aspettare sino a sei mesi (si avete
proprio capito bene) prima di potersi fare un'ecografia. In questo ambito la
malasanità ciociara dà il meglio di se abbattendo ogni record di attesa. «Mi
sono recato proprio ieri - è la testimonianza di Vittorio Iorio, un cittadino
del capoluogo - presso lo sportello delle prenotazioni dell'Asl in via Fabi. Ho
chiesto un'ecografia tiroidea per mia moglie e mi hanno dato appuntamento per il
9 di settembre. Sono rimasto di sasso!». Questo è solo uno dei tanti casi limite
che si verificano quotidianamente. Il commissario dell'azienda sanitaria,
Domenico Stalteri, replica: «Il problema è dovuto al fatto che dal 15 luglio al
30 agosto il servizio rimane sospeso per via delle ferie estive (!) in quanto
abbiamo solo un radiologo per l’ecografia tiroidea. Ho dato, comunque,
disposizioni di aggiungere un altro medico entro 10 giorni così da evitare la
chiusura del reparto e contemporaneamente ridurre i tempi di attesa al massimo
di due mesi». E per tutti gli altri casi qual è la soluzione? «Il problema -
conclude Stalteri - è che mancano i radiologi ed è difficile trovare una
soluzione quando alle selezioni pubbliche si presenta un numero inferiore alla
richiesta».
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