IL DRAMMA DI UN FINANZIERE CON LA MOGLIE
IN COMA «L’inferno è iniziato in sala
parto»di ALESSIO PORCU
«Guardo mia moglie e
penso a quando eravamo felici. Lei è immobile su un letto da più di un anno: non
ha mai riaperto gli occhi da quel giorno maledetto. Io le parlo, le faccio
ascoltare la musica. Non so nemmeno se lei senta le mie parole, riesca a sentire
quelle note: spero che in qualche angolo remoto della sua testa ci sia ancora
una parte di cervello in grado di percepire i miei disperati tentativi di
svegliarla dal coma». Un anno fa Angelo Schiavone è salito in paradiso e dopo
pochi istanti è sprofondato all'inferno: mentre il suo primo figlio veniva al
mondo, nella mente di sua moglie Ginevra Fargnoli (30 anni) la luce si spegneva
per sempre. Qualcosa è andato storto mentre era nella sala parto dell'ospedale
Gemma de Posis di Cassino: per accertare cosa è accaduto quel dannato 23 gennaio
del 2002 il giudice delle indagini preliminari Francesco Galli ieri ha nominato
quattro periti. Il 29 ottobre depositeranno le risposte. Mesi e mesi in
ospedale, poi il ritorno a casa. «Ginevra ora è con me, distesa sul letto. I
medici mi hanno consigliato di non illudermi ma io sono testardo e non mi
arrendo». Angelo Schiavone è sottufficiale della Guardia di Finanza, si è
trasferito da poco ad Ascoli Piceno. Lui e il piccolo Andrea sono inseparabili:
«Gli faccio vedere la mamma tutti i giorni, gli dico che dorme. Spero che lei
riesca a sentire almeno le prime parole che nostro figlio sta imparando a
pronunciare. Lui è ancora così piccolo, è una fortuna: non capisce ancora in che
abisso l'hanno imprigionata i medici. E' un calvario che lei sta vivendo sulla
sua pelle, lo hanno inflitto anche a me ed a questa creatura innocente che sta
crescendo senza avere mai provato cos'è la gioia dell'abbraccio di una mamma.
Spero che i colpevoli paghino». La scienza dice che le speranze di un
risveglio sono pochissime. «Finché ce ne sarà anche una sola continuerò a
lottare per mia moglie, a parlarle e farle ascoltare la musica delle nostre
canzoni».
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