Atina/Rc si mobilita: “no" alla
chiusura dell’ospedale
Rifondazione comunista scende in campo per protestare contro la possibile
chiusura dell´ex ospedale di Atina Superiore, oggi lungo degenza. Ancora una
volta è il circolo "A. Gramsci" di San Donato a cavalcare la battaglia. I
bertinottiani hanno chiesto il sostegno del loro rappresentante alla Regione,
Romolo Rea, il quale, domenica mattina ha tenuto un lungo comizio nella piazza
di Atina, incentrato non solo sulle vicende dell'ex ospedale, ma anche sulla
sanità più in generale. Rea ha chiesto il potenziamento della struttura e
invitato gli elettori atinati a «fare pressioni» sui candidati a sindaco (ad
Atina si voterà per il rinnovo del Consiglio comunale il 25 maggio) affinché tra
le priorità dei programmi sia inserito il miglioramento dell’ex ospedale. Per
scongiurare la soppressione del plesso ospedaliero di Atina Superiore,
Rifondazione, come annunciato dallo stesso Rea, avvierà una raccolta di firme.
Da lunedì prossimo nella cittadina della Valcomino sarà allestito un apposito
stand. Rea, infine, ha affermato: «Alcuni privati che operano nel campo della
sanità sarebbero interessati all’acquisto della struttura sanitaria di Atina
Inferiore, ancora in costruzione. Rc si batterà affinché ciò non avvenga».
«Rifondazione non ci sta alla sciagurata scelta di chiudere la struttura
lungo degenza di Atina - ha spiegato il consigliere comunale di San Donato di
Rc, Antonio Cardarelli - e lo fa con tutte le forze a disposizione, invitando
anche i cittadini alla mobilitazione. La chiusura dell´ex ospedale era già
prevista - prosegue - e in questi giorni si è avuta conferma. A seguito di un
sopralluogo effettuato da qualche "dirigente sanitario", infatti, la struttura è
stata dichiarata fatiscente. Cosa che non condividiamo, in quanto nel tempo sono
stati effettuati interventi di ordinaria manutenzione». In una nota Rc
sottolinea che «l´ex ospedale di Atina è stato fiore all´occhiello nella
Provincia e punto di riferimento per i cittadini della Valcomino, territorio
tanto decantato dai politici di turno e mai preso in considerazione se non nelle
campagne elettorali. Ora si vorrebbe chiudere questa struttura con la promessa
che all´apertura della struttura di Atina Inferiore verranno erogati nuovi
servizi efficienti».
St. De Ang.
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