A chi lascerà la società
sarà corrisposto un incentivo di 4.500 euro Soddisfatte Cgil,
Cisl e Uildi DOMENICO TORTOLANO
Dopo 12 giorni di
lotte e di presidio davanti ai cancelli dello stabilimento Fiat di Cassino gli
89 lavoratori della Wes hanno vinto il braccio di ferro costringendo l'azienda a
ritirare le 22 lettere di licenziamento e a scegliere la via morbida della
mobilità per ridurre gli esuberi di personale per la crisi del mercato
dell'auto. Si è chiusa così positivamente la vertenza della Wes, l'azienda che
cura le pulizie industriali nel reparto di verniciatura dello stabilimento Fiat.
Dopo una trattativa durata oltre dieci ore nella sede dell'Unione Industriale di
Frosinone l'azienda ha accolto la proposta di Cgil, Cisl e Uil di ritirare i
licenziamenti e di avviare la procedura di mobilità volontaria per 12 lavoratori
entro il prossimo dicembre. Inoltre in base all'accordo vi sarà un incentivo di
4.500 euro per l'esodo e turni di lavoro il sabato e la domenica. E' stato poi
concordato che la durata della procedura di mobilità sarà di 12 mesi al fine di
individuare ulteriori volontari fino al raggiungimento di tremila ore di
eccedenza di lavoro. «Il risultato raggiunto - è scritto in una nota congiunta
di Cgil, Cisl e Uil- è frutto degli strumenti che il sindacato ha sempre messo
in campo con responsabilità, con determinazione, con democraticità che ci hanno
sempre contraddistinto».
Lo sciopero dei dipendenti della Wes aveva
bloccato la settimana scorsa per un giorno la produzione della Stilo mentre
venerdì i lavoratori della Fiat avevano scioperato due ore per turno in segno di
solidarietà. «La Wes- ha detto Francesco Giangrande, segretario della Uilm-
durante i giorni dello sciopero e dei presidi ha tentato senza riuscirvi, anche
con lavoratori di altri siti, che dovevano sostituire quelli in sciopero, di
intimidire e minacciare coloro che erano presenti davanti ai cancelli. La
riposta è stata data con l'alta adesione allo sciopero in segno di solidarietà e
per condannare chi ha consentito di fare entrare sconosciuti armati di bastoni.
Si doveva arrivare a tutto questo per poi accettare le proposte formulate da
tempo dai sindacati? La Wes avrebbe potuto evitare questa messa in scena».
Soddisfatti dell'accordo anche Luciano Santigli della Cisl e Benedetto Truppa
della Cgil. «La lotta dei lavoratori- hanno detto i due sindacalisti - ha
permesso di raggiungere questo risultato e di limitare la perdita dei posti di
lavoro. Un accordo importante in questo momento di incertezza del settore
dell'auto».
Intanto nelle segreterie dei sindacati ferve il lavoro per
preparare le liste per il rinnovo delle rsu. I 4.300 lavoratori della Fiat
andranno alle urne il 14 e il 15 aprile per eleggere 39 delegati. Le liste in
campo sono quelle di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm, Fismic, Ugl e Sincobas.
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