Cronaca di Frosinone

Lunedì 14 Aprile 2003
Basso il consumo di antidepressivi. Lo psichiatra: «Lo scarso utilizzo di farmaci non è positivo, la sindrome è sottovalutata»
Un ciociaro su dieci è depresso
In provincia cinquantamila persone afflitte da questa malattia

di ANTONIO MARIOZZI

Un abitante su dieci soffre di depressione in provincia di Frosinone.
Circa cinquantamila persone, quindi, sono alle prese con questa malattia e la Ciociaria occupa la settantatreesima posizione per il consumo di antidepressivi tra le centoquattro province italiane prese in esame dalla statistica.
Lo rivela l'associazione “Strada", presieduta dallo psichiatra Antonio Picano, che due giorni fa a Roma ha presentato il primo progetto di legge sulla depressione, chiamato "Norme per la prevenzione, il trattamento e il monitoraggio della depressione e per la tutela dei malati di tale patologia".
Secondo un'inchiesta dell'associazione, in Ciociaria si consumano 0,37 confezioni pro capite di antidepressivi. Un dato che colloca il Frusinate nella fascia medio-bassa, appena davanti a Bari e Venezia e poco distante da Roma, dove il consumo raggiunge lo 0,46. La città che fa più uso di medicinali contro la depressione è Lucca (1,02), seguita da Pistoia (1,029) e La Spezia (0,98).
La depressione è una malattia che in Italia, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, colpisce cinque milioni di persone. Per questo, sempre oggi, "Strade" presenterà anche il progetto per un Osservatorio nazionale da realizzare in collaborazione con l'Inps, allo scopo di valutare l'elevato costo sociale della malattia. In Ciociaria il consumo di antidepressivi è di poco superiore alla provincia di Latina, che si attesta otto posizioni dopo con un dato pro-capite di 0,35.
«Una bassa prescrizioni di medicinali - spiega lo psichiatra Antonio Picano - dimostra, nel caso di Frosinone, che la malattia non è diagnosticata come dovrebbe e questo non è certo un fatto positivo. Quando, infatti, si registra un alto consumo di antidepressivi significa che la malattia è inquadrata e curata nel modo giusto. Spesso, al posto degli antidepressivi si prescrivono ansiolitici che provocano effetti collaterali con il rischio di rendere cronica la malattia. La nostra ricerca - conclude Picano - mostra che vi è un'area nel centro-nord del Paese (Liguria, Toscana ed Emilia Romagna, ndr) dove il consumo di antidepressivi è praticamente il doppio della media nazionale».
Secondo lo studio condotto da Strade, basato su dati forniti da Federfarma, nel 2002 in Italia sono state acquistate oltre 26,7 milioni confezioni di antidepressivi, con un aumento dell'1,2% rispetto al 2001.