Basso il consumo di antidepressivi. Lo
psichiatra: «Lo scarso utilizzo di farmaci non è positivo, la sindrome è
sottovalutata» Un ciociaro su dieci è
depresso In provincia cinquantamila persone
afflitte da questa malattiadi ANTONIO MARIOZZI
Un abitante su dieci
soffre di depressione in provincia di Frosinone. Circa cinquantamila
persone, quindi, sono alle prese con questa malattia e la Ciociaria occupa la
settantatreesima posizione per il consumo di antidepressivi tra le centoquattro
province italiane prese in esame dalla statistica. Lo rivela l'associazione
“Strada", presieduta dallo psichiatra Antonio Picano, che due giorni fa a Roma
ha presentato il primo progetto di legge sulla depressione, chiamato "Norme per
la prevenzione, il trattamento e il monitoraggio della depressione e per la
tutela dei malati di tale patologia". Secondo un'inchiesta
dell'associazione, in Ciociaria si consumano 0,37 confezioni pro capite di
antidepressivi. Un dato che colloca il Frusinate nella fascia medio-bassa,
appena davanti a Bari e Venezia e poco distante da Roma, dove il consumo
raggiunge lo 0,46. La città che fa più uso di medicinali contro la depressione è
Lucca (1,02), seguita da Pistoia (1,029) e La Spezia (0,98). La depressione
è una malattia che in Italia, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità,
colpisce cinque milioni di persone. Per questo, sempre oggi, "Strade" presenterà
anche il progetto per un Osservatorio nazionale da realizzare in collaborazione
con l'Inps, allo scopo di valutare l'elevato costo sociale della malattia. In
Ciociaria il consumo di antidepressivi è di poco superiore alla provincia di
Latina, che si attesta otto posizioni dopo con un dato pro-capite di 0,35.
«Una bassa prescrizioni di medicinali - spiega lo psichiatra Antonio Picano
- dimostra, nel caso di Frosinone, che la malattia non è diagnosticata come
dovrebbe e questo non è certo un fatto positivo. Quando, infatti, si registra un
alto consumo di antidepressivi significa che la malattia è inquadrata e curata
nel modo giusto. Spesso, al posto degli antidepressivi si prescrivono
ansiolitici che provocano effetti collaterali con il rischio di rendere cronica
la malattia. La nostra ricerca - conclude Picano - mostra che vi è un'area nel
centro-nord del Paese (Liguria, Toscana ed Emilia Romagna, ndr) dove il consumo
di antidepressivi è praticamente il doppio della media nazionale». Secondo
lo studio condotto da Strade, basato su dati forniti da Federfarma, nel 2002 in
Italia sono state acquistate oltre 26,7 milioni confezioni di antidepressivi,
con un aumento dell'1,2% rispetto al 2001.
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