Cronaca di Frosinone

Mercoledì 23 Aprile 2003
Frosinone/Incubo per un giardiniere
Pasquetta, odissea al Pronto soccorso: sei ore per la visita

Cinque ore e mezza per una visita al Pronto soccorso di Frosinone a Pasquetta. Il dottore gli dice che non c’è la pomata dermatologica e che deve acquistarla da solo «perché l’ospedale è in bolletta». E altre tre ore di attesa per la visita specialistica l’indomani. E’ accaduto ad un giardiniere del Comune, Antonio Galasso di 49 anni, in forza con i Lavoratori socialmente utili che tanto hanno fatto discutere nelle settimane scorse.
«Lavoro con le mani - racconta Antonio - da qualche giorno avevo un eczema alla mano destra. A Pasqua la situazione è peggiorata: le ferite hanno iniziato a sanguinarmi e ha procurarmi dolore e fastidio. Non riuscivo a toccare nulla. Il giorno dopo, a Pasquetta, stavo impazzendo e ho deciso di andare al Pronto soccorso».
Alle 11,30 inizia la via crucis del giardiniere: «Mi hanno detto di aspettare. Mi avrebbero chiamato. C’era un solo medico e continuamente arrivavano delle urgenze. Che, giustamente, avevano la precedenza. Sono rimasto su quella panchina fino alle 17,20. Solo a quell’ora sono stato chiamato, dopo quasi sei ore di attesa. Il medico mi ha fatto due punture e mi ha messo la pomata. Poi mi ha detto che dovevo metterla di nuovo, ma che "l'ospedale era in bolletta" e che, quindi, me la dovevo comperare da solo. Poi mi ha detto di tornare l’indomani per la visita dermatologica. Questa mattina (ieri, ndr), alle 8,30, ero in ospedale. Ma mi hanno detto che le visite iniziavano alle 11,30. Altre tre ore di attesa per sentirmi dire dallo specialista: "Perché è andato al Pronto soccorso? In questo modo il servizio si ingolfa". Perché stavo impazzendo dal dolore, ho risposto. Era Pasquetta e i medici non si trovano. E’ assurdo che un ospedale importante come quello di Frosinone debba avere un solo medico di guardia. E’ vietato ammalarsi?».