Alla Regione Foglietta nominato portavoce di Storacedi ALDO
SIMONI
Il consigliere regionale
Alessandro Foglietta (An) è stato nominato portavoce del presidente del Lazio
Francesco Storace. La giunta, che ieri ha istituito la carica, ha disposto anche
che questo incarico, in quanto onorifico, venga svolto a titolo gratuito.
Foglietta, nato a Supino il primo febbraio del 1953, è consigliere regionale dal
1994. Dal 1994 al 2000 è stato capogruppo di Alleanza Nazionale. Rieletto nel
2000, attualmente è presidente della commissione Sanità del consiglio regionale
e, a livello nazionale, è responsabile del settore Coesione sociale di An. Foglietta è anche
segretario provinciale di Alleanza Nazionale a Frosinone. Quest’incarico la distoglie, quindi, da una eventuale candidatura
alla presidenza della Provincia? «In verità -
risponde Foglietta - la Provincia m’interessa poco, anche se ho dato la mia
disponibilità qualora la coalizione me lo dovesse chiedere». E Foglietta sa
benissimo che, con i suoi 15 mila voti (distribuiti su tutto il territorio
provinciale - 7.000 a Sud, 8.000 a Nord -) è forse l’unico candidato a poter
sfidare il presidente uscente Scalia (Ulivo). Scartata la Provincia, resta dunque l’Europa... «E’ vero. La candidatura al Parlamento Europeo mi stuzzica. Ma
in questo devo avere il pieno sostegno di Storace». E il sostegno, con il nuovo
incarico, sembra totale. Generalmente il "portavoce"
di un leader è un giornalista prestato alla politica. E lei? «No, io non sono un giornalista. E per questo vedo il mio nuovo ruolo
come politico. Ad esempio interverrò quando Storace è assente oppure parteciperò
alle varie manifestazioni quando lui non può. Insomma, interpreterò il ruolo più
come politico che come giornalista. Eppoi, diciamo la verità, il ruolo spesso
viene creato da chi lo va a ricoprire, e non il viceversa. L’ex portavoce di
Fini era proprio Storace...» Storace è oggi ancor di
più ciociaro? «Direi proprio di sì. Non perde
occasione per dare il suo contributo alla provincia in cui è nato. Anche con gli
uomini che sceglie».
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