Giovedì 10 aprile 2003
ALL’ASL svolgono mansioni non proprie 280 infermieri e il 60% degli ausiliari; poi da anni non si fanno ...

... concorsi o selezioni per gli amministrativi.
Dati diffusi dall’Ugl-Sanità che «denuncia ancora un volta, a costo di apparire ripetitiva, la grave carenza di personale». «Da ciò ne consegue che l’assistenza infermieristica, nonostante l’impegno del personale – così ha scritto la segretaria provinciale Rosa Roccatani al commissario dell’Asl Stalteri e ai direttori amministrativo Terlizzo e sanitario Mirabella, all’assessore regionale Saraceni, al presidente della competente commissione Foglietta e al prefetto Cozzani – non garantisce il minimo previsto per un’adeguata assistenza al malato ricoverato e determina il procrastinarsi dei tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali. Appare anche evidente che l’assenza di ausiliari incide negativamente sia sotto l’aspetto dell’accoglienza che sull’igiene dei pazienti nonché sulle pulizie delle strutture».
Dopo la denuncia, però, l’Ugl-Sanità fa due proposte. La prima. «È con senso di responsabilità che proponiamo di verificare la possibilità dei passaggi di ruolo nel rispetto delle leggi vigenti, ovvero dal ruolo sanitario al ruolo amministrativo o tecnico per quei dipendenti che, per diversi motivi, non sono più nelle condizioni di assolvere la mansione per la quale sono stati assunti, rendendo conseguentemente vacanti i posti di provenienza e determinando così la possibilità di nuove assunzioni necessarie e finalizzate a una più adeguata assistenza». Seconda proposta. «Orbene, nel ribadire la necessità di una più idonea e funzionale assegnazione del personale – aggiunge Rosa Roccatani – questa Organizzazione sindacale riconferma la propria posizione e rinnova la richiesta di assegnare personale di nuova assunzione nei reparti di degenza, dando l’opportunità ai dipendenti che da decenni operano nelle corsie di essere assegnati ai distretti e/o ad attività meno gravose. Con questo sistema avremmo una nuova forza lavorativa nei reparti e perciò motivata dall’entusiasmo e sicuramente i risultati saranno migliore per quanto riguarda la cura dei malati».