È sempre più profondo ormai il
solco che divide i sindacati provinciali e il commissario straordinario
dell’Asl
I
MONTA la protesta dei dipendenti dell’Asl interessati alle selezioni
interne.
E quel che più sorprende è la spontaneità della rivendicazione, non
affidata ad alcun sindacato. Stanchi delle incertezze, delle frasi tipiche
del linguaggio burocratico, si sono rivolti alla nostra redazione per dare
sfogo al malumore e alla delusione. Stiamo parlando di una problematica
che riguarda circa 500 dipendenti, per lo più amministrativi, che da anni
aspettano di progredire nella riqualificazione professionale e
nell’adeguamento salariale. Dagli uffici amministrativi di via Fabi a
quelli dell’ospedale di Frosinone e degli altri presidi dell’Asl, in tanti
lamentano le stesse cose. L’Asl di Frosinone è rimasta l’unica del Lazio
che, ancora dopo anni, non permette agli interni la riqualificazione e lo
scorrimento professionale. Dalla fine dell’anno scorso piovono comunicati
che danno per imminenti le selezioni interne previste dall’art.12 del
contratto. Agli inizi di febbraio sono anche stati pubblicati i bandi e ai
primi di marzo sono scaduti i termini per la presentazione delle domande.
Da allora tutto si è arenato, la demotivazione aumenta e gli stipendi sono
sempre più miseri. «È ora che in questa Asl – sostengono inviperiti i
lavoratori – i contratti di lavoro siano applicati per intero e che le
categorie dei dipendenti siano considerate alla pari. Per un concorso
pubblico con oltre 4000 candidati le prove sono state fatte in un baleno
mentre per le selezioni interne, dove l’Asl già conosce tutti i 500
candidati, passano i mesi e non si procede». E ancora: « Alcuni
sindacalisti non sanno dare spiegazioni sui ritardi. Sembra che qualcuno
voglia far rientrare dalla finestra situazioni non molto chiare per le
quali, comunque, i percorsi e le norme sono del tutto diverse». Il
riferimento è a quanti, assunti per fare un certo tipo di lavoro ne fanno
un altro, senz’altro utile, ma certamente più gradito agli interessati.
«Non si può fare di ogni erba un fascio, sostengono indispettiti gli
interessati alle selezioni interne. Stiamo perdendo molti soldi e altri
rischiamo di perderne con il nuovo contratto se tutto resterà così. Se in
pochi giorni non saranno attuate le selezioni indette con la deliberazione
n.32 del gennaio scorso, ricorreremo alla magistratura senza escludere
manifestazioni spontanee nell’Asl e davanti alla presidenza della
Regione». Sindacati e Asl che sta succedendo?
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