Cronaca di Frosinone | |
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Venerdì 18 aprile 2003 | |
ASL/
CONFERENZA STAMPA DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO DOMENICO STALTERI Ma quali lunghe attese! I tempi migliori della regione A fronte dei dati resi noti dai sindacati, quasi tutte le prestazioni sono erogate con più celerità che altrove
E' un Domenico Stalteri molto
determinato quello che ieri mattina, nella sala riunioni della direzione
generale dell'Asl, ha incontrato Ia stampa locale. Deciso a ricondurre sul
giusto binario Ia problematica del tempi di attesa delle prestazioni più
importanti, il commissario straordinario dell'Asl ha colto l'occasione per
fare pure una panoramica su altri argomenti, anch'essi estremamente
importanti per l'utenza sanitaria. Affiancato dal primario di cardiologia
dott. Giovanni Faticanti e dai dirigenti aziendali Diana, Sponzilli e
Tersigni, ha supportato le proprie argomentazioni con cifre e documenti
che ha consegnato ai giornalisti presenti. "Ritengo che la stampa abbia un
compito decisivo per la credibilità del servizio pubblico - ha esordito
Stalteri - e per le aspettative degli utenti. Sulle liste di attesa
qualche giornale, raccogliendo notizie non documentate di sindacati e
cittadini, ha generato allarmismo danneggiando l'immagine dell'Azienda. I
fatti dimostrano il contrario". L'Asl frusinate, infatti, è perfettamente
in linea con le indicazioni regionali sul tempi e sulle liste di attesa
previste dal piano sanitario regionale. Anzi, per alcune prestazioni,
molto al di sotto. "Nel 2002 l'offerta di prestazioni critiche quali
Ecografia, Tac, Mammografia e Ecocolordoppler - ha aggiunto - ha avuto
incrementi percentuali sul 2000 rispettivamente del 64,9, del 79,1, del
44,4 e del 40,6 mentre i giorni di attesa sono scesi da 60 a 20, da 40 a
12, da 60 a 22 e da 90 a 87. Negli ultimi due anni, inoltre, tutte le
prestazioni per branca sono cresciute sia in termini percentuali che in
valori assoluti. Questi dati sono migliori delle medie italiane, in molti
casi migliori di Roma e di aziende sanitarie di altre grandi città
italiane. Se poi il cittadino desidera effettuare Ia prestazione proprio
vicino casa, il problema è culturale e non gestionale". Tutto ciò,
ovviamente non significa che i problemi non ci siano. E sono determinati
dalla complessità delle procedure, dalle dimensioni aziendali e
dall'eredità del passato. F. di M. |