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Giovedì 24 aprile 2003 | |
Intervento della Roccatani L’Ugl accusa: la sanità ciociara è allo sbando DURO affondo della UGL sulla sanità in provincia di Frosinone. Una dettagliata nota inviata al Prefetto di Frosinone Cozzani, agli assessori regionali Saraceni, Formisano, Iannarilli, al presidente della commissione Foglietta e al consigliere Pallone, dell’ufficio di Presidenza della Pisana, che è un vero atto di accusa verso la gestione dell’Asl. Nella nota si parla di immobilismo, carenza di igiene e di personale dedicato all’assistenza, clientelismo. «Non possiamo restare a guardare – scrive il segretario provinciale Rosa Roccatani – di fronte all’inerzia e all’immobilismo dell’Asl della nostra provincia. Perciò facciamo appello alle forze politiche e istituzionali affinchè intervengano per porre rimedio ad una sanità ormai allo sbando». I diritti dei dipendenti e il livello di assistenza e igiene forniti all’utenza, il motivo conduttore di questi e di precedenti interventi dell’Ugl. «I dipendenti del ruolo tecnico ed amministrativo – continua la sindacalista – da oltre quattro anni sono in attesa dell’applicazione del contratto per i passaggi di fascia e la progressione di carriera, per gli incarichi delle posizioni organizzative, l’istituzione del servizio infermieristico. Viene pure completamente ignorato il decreto "omnibus" n.401/2000 che permette a molti dipendenti di accedere alla dirigenza». E ancora: «La carenza di personale addetto all’assistenza è molto grave con 280 infermieri e oltre il 60% di ausiliari con mansioni diverse dall’assistenza. E si continua – aggiunge Rosa Roccatani – come nel presidio di Ceprano dove una sola ausiliaria con 31 anni di servizio deve pulire ben tre piani mentre un’altra è stata appena assegnata alla Saub e, in odor di protezione, si permette di dare ordini a chicchessia. A Sora, quattro reparti senza ausiliari, due ausiliarie assegnate all’ufficio ticket. Ad Atina un’unità OTA è stata distolta dal servizio ecografico e di radiologia e assegnata all’ufficio CEE». «Nessuno si preoccupa – conclude Rosa Roccatani – della legittimità e della proficuità della presenza, accanto al commissario straordinario, dei direttori amministrativo e sanitario aziendali (chi rifonderà eventuali danni all’Erario?). Purtroppo il clientelismo non è mai finito e la sanità sta diventando merce di scambio ma, per quanto ci riguarda, continueremo a svolgere il nostro ruolo sindacale per la tutela dei diritti dei lavoratori e dell’utenza». F. di M. |