Cronaca di Frosinone

Sabato 3 Maggio 2003
Intanto rientra l’allarme a Sant’Elia dove metà degli alunni sono tornati in classe. Ma la polemica scoppia a Cassino
«Noi, impreparati contro la Sars»
Un operatore del 118 denuncia: «Ci hanno fatto intervenire senza mascherine»

di ALESSIO PORCU E DOMENICO TORTOLANO

Hanno paura della polmonite killer. Stanno in prima linea, in casi di emergenze intervengono prima ancora dei medici. E non hanno nulla per proteggersi ed evitare il diffondersi dell’epidemia. Gli operatori del 118 mercoledì sera hanno affrontato senza precauzioni il caso del paziente di Cassino sospettato di avere la sars: «Non avevamo né mascherine né tute speciali. La radiografia aveva già confermato i sospetti di infezione, i risultati della tac non erano ancora arrivati ma nonostante questo ci è stato detto di tornare tranquillamente a casa. Solo di fronte alle nostre proteste è stato avvertito il direttore sanitario, ha detto di trattenerci in attesa di quegli esiti ammettendo che se fossero risultati positivi dovevamo essere messi in quarantena. Tuta sterile e mascherine sono arrivate dopo le 22 quando si stava decidendo di trasferire il paziente allo Spallanzani di Roma». L’allarme poi è rientrato, la tac ha escluso che l’anziano paziente û tornato il 17 aprile dall’America - avesse contratto la polmonite killer. Ma la paura è rimasta.
La Asl di Frosinone invece rassicura. «La situazione della Sars è sotto controllo in provincia di Frosinone - garantisce la direzione dell’Azienda sanitaria - non sussiste motivo di preoccupazione dal momento che sono state adottate tutte le misure di prevenzione». Mercoledì il direttore sanitario Carlo Mirabella ha partecipato al vertice dei dirigenti Asl del Lazio, riuniti nel palazzo della Regione. E nella mattinata di ieri ha convocato i responsabili delle strutture sanitarie ciociare per indicare le linee guida di pronto e primo soccorso in casi di pazienti sospetti, cosa fare e come gestire un paziente sospettato di avere la polmonite killer.
La paura però continua a resistere. Anche ieri mattina a Sant’Elia Fiumerapido molti bambini non sono entrati nelle scuole elementari, dove i timori sono legati a due bambini tornati domenica scorsa da un viaggio in Canada con i genitori. Martedì erano andati a scuola solo 5 alunni su 250, mercoledì ne erano entrati nove; ieri era seduta dietro ai banchi circa la metà dei bambini. Oggi la situazione dovrebbe tornare normale «Mi hanno telefonato molti genitori - ha detto il dirigente scolastico Marco Lo Vecchio - avvertendomi che manderanno a scuola i loro figli. I genitori hanno capito che non c'è alcun rischio come hanno sempre sostenuto i medici dell'Asl ai quali mi sono rivolto immediatamente, appena mi è stato rappresentato il problema". I genitori più scettici hanno atteso che trascorresse una settimana dal rientro delle due famiglie da Toronto, una volta accertato che i due bambini in questi giorni non hanno avuto febbre o altri sintomi di problemi respiratori hanno deciso di rimandare a scuola anche i loro figli.