Il sindacato scrive al commissario Asl.
Ad Alatri per Tac e cardiogrammi gli utenti costretti a migrare a Frosinone e
Anagni Ceccano? Un ospedale da campo La
Uil: «Pazienti in corsia a Medicina, mentre altri reparti sono vuoti»di MASSIMO CECI
Se c’è una vera emergenza,
nel mondo della sanità ciociara, è che ognuno dice quello che vuole. E così il
segretario provinciale della Uil-Funzione pubblica, Alberto Matassa, invia una
lettera al commissario straordinario della Asl Domenico Stalteri e ai direttori
sanitari Carlo Mirabella e Saverio Celletti per denunciare la situazione del
reparto di Medicina di Ceccano, «dove si hanno a disposizione 19 posti letto, ma
si continuano ad imporre ricoveri fino a 30 posti letto, con invasione di tutto
lo spazio del corridoio». Accade invece ad Alatri che il consigliere comunale e
regionale della Margherita, Pasquale Caponera, accusi Stalteri di spingere
l’utenza a servirsi di altri ospedali per mancanza di organico a Cardiologia e
Ginecologia. «Nel periodo dell’emergenza, causata dall’influenza, tutti gli
ospedali della provincia hanno dovuto mettere a disposizione dell’utenza un
numero di posti letto maggiore delle disponibilità esistenti e tutti, eccetto
Ceccano, sono tornati alla normalità finita l’emergenza - scrive Matassa - Lo
spettacolo dell’ospedale di Ceccano non è certo dignitoso e procura molti
problemi, sia agli operatori, per mancanza di spazio, che agli utenti, che non
hanno a disposizione neanche la presa dell’ossigeno e che vengono completamente
privati della privacy dovuta. Ritenendo che Ceccano non possa essere trasformato
in un ospedale da campo, si chiede l’immediato ripristino della normalità». Ma
non basta. Matassa cambia poi capo di accusa e attacca i vertici sanitari perché
l’ospedale di Ceccano «è vuoto e sempre in attesa della riattivazione dei
reparti di Chirurgia e Ortopedia». Insomma: l’ospedale di Ceccano è troppo pieno
(a Medicina) ma anche troppo vuoto (a Chirurgia e Ortopedia)! Pasquale
Caponera, invece, preferisce prendersela con i «gravissimi problemi di
Cardiologia, Ginecologia e Ortopedia» dell’ospedale di Alatri. Secondo il
consigliere provinciale, infatti, ad Alatri «non ha preso servizio alcun
cardiologo 24 ore su 24, nonostante le promesse del commissario, ma solo per
poche ore al giorno e in prestito dall’ospedale di Anagni. Inoltre, per
effettuare gli ecocardiogrammi bisogna “emigrare" a Frosinone o Anagni.
Lunghissimi i tempi per visite cardiologiche ed elettrocardiogrammi. E che dire
di ecografie e Tac? Stalteri parla di 3 mesi e di 20 giorni, ma tanti amici
testimoniano che i tempi sono molto più lunghi».
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