Cassino/Si ammalò con
l’antitetanica Prese l’epatite in
ospedale: pensionato ricorre al giudice
Dopo 23 anni ha scoperto di avere l'epatite C causata dalla somministrazione
di un siero antitetanico a seguito di un incidente stradale e così ha chiesto al
ministero della sanità un indennizzo mensile di 500 euro in base alla legge del
1992 sul sangue infetto. Vittima della malasanità dell'ospedale di Cassino, come
evidenziato dalla denuncia, un pensionato di Piedimonte san Germano, A.P. oggi
sessantenne, che è in cura costante per l'epatite C. L'uomo rimasto ferito in un
incidente stradale venne soccorso e trasportato al pronto soccorso del "Gemma De
Bosis". Qui i sanitari in servizio gli somministrarono del siero antitetanico.
D'allora è vissuto sempre con malanni vari fin quando nel 1997 dopo una serie di
accertamenti clinici gli venne diagnosticata l'epatite causata proprio da quel
siero. E' accaduto, però, che per un allagamento degli uffici amministrativi
dell'ospedale si siano perse le cartelle cliniche e così non è stato possibile
allegarle alla denuncia. Lunedì il pensionato , assistito dall'avvocato Enzo
Clemente, comparirà per la prima udienza davanti al giudice del lavoro del
tribunale di Cassino che sentirà i testimoni presenti all'incidente stradale e
al pronto soccorso all'epoca dei fatti.
D.Tor.
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