Preallarme per la
polmonite-killer Malattie infettive lancia
l’sos in ospedale: «Siamo al collasso»
Il reparto di Malattie infettive dell'ospedale di Frosinone (l'unico
esistente in Provincia) è al collasso e i sindacati chiedono provvedimenti
urgenti al Prefetto ora che è scattato il preallarme per la polmonite-killer (la
Sars). «La dotazione organica del reparto - scrivono il segretario generale Uil Alberto Matassa il segretario responsabile del settore Sanità Giulio Rossi -
approvata dalla Regione Lazio a febbraio dell'anno scorso è sottodimensionata e
non tiene in alcun conto i servizi di day hospital, ambulatorio e assistenza
domiciliare che continuano ad essere assicurati con il personale in carico al
reparto. Questo stato di fatto impedisce al personale stesso dì usufruire delle
ferie e viene ulteriormente aggravato in caso di assenze imprevedibili dovute a
malattie». Una situazione già pesante di per sé, ulteriormente aggravata in
questo periodo dallo stato di allerta dovuto alla polmonite "atipica". In verità
non c’è alcun caso sospetto in Ciociaria: ma lo stato di preallerta impone
controlli particolari e attenzioni maggiori su ogni paziente che arriva. Senza
pensare che la tensione è enormemente cresciuta, basta un piccolo sospetto e
subito scattano procedure particolari. «Indumenti, mascherine e camici ci sono -
osserva Fernando Di Mario, da 26 anni infermiere nel reparto e rappresentante Uil
- Ma gli infermieri effettivi sono al momento 12 su 16, perché uno è a
part-time, uno è in malattia e due sono in maternità. E la nuova pianta organica
li riduce da 16 a 14 (prima eravamo 30). I pazienti sono 25, di cui 7 malati
terminali di Aids e tre tubercolotici: la qualità dell'assistenza è ridotta
all'essenziale. Vengono a fare gli straordinari da noi gli infermieri degli
altri reparti, ma non è che altrove le cose vadano meglio». «E' incredibile
che la direzione aziendale continui ad ignorare questi problemi e non ponga in
essere gli opportuni provvedimenti per rimediare alla insufficiente dotazione
organica - ribattono Rossi e Matassa -. L'assunzione di 22 infermieri già
effettuata nei mesi scorsi avrebbe dovuto tamponare le carenze organiche di
tutto il presidio ospedaliero di Frosinone, ma ci risulta che soltanto 9 unità
siano state già utilizzate a tal fine, gli altri 13 non prestano servizio in
ospedale. Mentre delle 43 unità che l'Asl di Frosinone si accinge ad assumere
nei prossimi giorni si ignora completamente la destinazione». «Per andar
bene gli infermieri effettivi dovrebbero essere almeno 18 - aggiunge Di Mario -
Tre per turno, e non due come ora. Anche stamattina (ieri, ndr), il primario è
andato a parlare con la direzione sanitaria dell'ospedale ma la situazione non
si sblocca».
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