Cronaca di Frosinone

Mercoledì 18 giugno 2003

Rapporto Svimez 2003/ Rimane negativo, però, il trend dei disoccupati che si attesta all’11,6%. Gli scenari
Nuove assunzioni, Ciociaria in vetta
E’ terza in Italia, dopo Catanzaro e Belluno, per capacità di creare occupazione

di MASSIMO CECI

È cresciuta di un milione e 138 mila unità l’occupazione in Italia nell’ultimo triennio (fino a gennaio 2003), pari al 5,5%. E nelle prime sette posizioni elaborate dallo Svimez su dati Istat, quelle che staccano le rimanenti, c’è la provincia di Frosinone. Più esattamente al terzo posto, dopo Catanzaro e Belluno, tra le 103 province italiane.
L’aumento dell’occupazione in Ciociaria è stato del 15,1%, pari a 22 mila e 600 nuovi lavoratori (19,3% Catanzaro e 16,2% Belluno): quasi tre volte l’andamento nazionale. Ad assorbire i nuovi occupati, soprattutto il settore dei servizi. Gli aumenti dell’occupazione, secondo lo studio Svimez, sono stati per lo più “rosa”. L’occupazione femminile è cresciuta tre volte di più di quella maschile. «Ci siamo impegnati nel tentativo di cambiare il modello di sviluppo locale - ha dichiarato l’assessore provinciale al Lavoro Oreste Della Posta - passando da un modello dipendente dalla Fiat ad uno basato sulle nostre capacità. Nel fare questo, i centri per l’impiego sono diventati il motore dello sviluppo imprenditoriale».
Ma l’immissione di nuova manodopera non ha contribuito ad assotigliare le file dei disoccupati che si sono ingrossate con la chiusura di altre aziende e con i giovani in cerca di prima occupazione. Infatti, sempre secondo il rapporto Svimez, di fronte ad un tasso che negli ultimi tre anni è sceso, nel Centro Nord, dal 6,5% al 4,7%, in provincia di Frosinone le cose vanno peggio. I disoccupati raggiungono l’11,6% della forza lavoro potenziale: la percentuale più alta tra le province del Lazio. Roma, infatti, si ferma al 7,9%, Latina al 10%, Viterbo all’11,4% e Rieti all’8,6%.
Quali le ragioni di una disoccupazione così alta? Molti imprenditori puntano il dito contro la sospensione del credito d’imposta, il bonus per gli investimenti nel Sud e in Ciociaria sospeso dal Governo per insufficienza di fondi (vedi box a lato) .
Se così stanno le cose, vanno interpretate con cautela le previsioni di Svimez per il trend occupazionale di quest’anno. Dopo la Valle d’Aosta (+ 1,5%), al secondo posto per espansione dell’occupazione si collocherebbe proprio il Lazio (+1,3%). Ma bisogna distinguere tra provincia e provincia. Laddove il bonus per i nuovi investimenti aveva trovato terreno fertile (Frosinone e Latina), le cose andranno peggio. È lo stesso Svimez a riconoscerlo. Il periodo d’oro del 1999-2002, in cui Frosinone è stata la provincia che ha trainato il Centro Nord nella corsa alla crescita occupazionale, potrebbe volgere al termine. A meno che il Governo non trovi i fondi da utilizzare per incentivare gli investimenti. Due sono le strade: verificare i requisiti delle aziende che hanno ottenuto il bonus, liberando risorse dove manchino; dirottare finanziamenti dai settori meno spremuti, tramite l’istituzione del Fondo unico, che permetterebbe di spostare finanziamenti da uno strumento all’altro a seconda delle richieste e senza bloccare risorse in progetti che non vanno.