Rapporto Svimez 2003/ Rimane negativo, però, il
trend dei disoccupati che si attesta all’11,6%. Gli scenari
Nuove assunzioni, Ciociaria in vetta
E’ terza in Italia, dopo Catanzaro e Belluno, per capacità di creare
occupazione
di MASSIMO CECI
È cresciuta di un milione e 138 mila unità
l’occupazione in Italia nell’ultimo triennio (fino a gennaio 2003), pari
al 5,5%. E nelle prime sette posizioni elaborate dallo Svimez su dati
Istat, quelle che staccano le rimanenti, c’è la provincia di Frosinone.
Più esattamente al terzo posto, dopo Catanzaro e Belluno, tra le 103
province italiane.
L’aumento dell’occupazione in Ciociaria è stato del 15,1%, pari a 22 mila
e 600 nuovi lavoratori (19,3% Catanzaro e 16,2% Belluno): quasi tre volte
l’andamento nazionale. Ad assorbire i nuovi occupati, soprattutto il
settore dei servizi. Gli aumenti dell’occupazione, secondo lo studio
Svimez, sono stati per lo più “rosa”. L’occupazione femminile è cresciuta
tre volte di più di quella maschile. «Ci siamo impegnati nel tentativo di
cambiare il modello di sviluppo locale - ha dichiarato l’assessore
provinciale al Lavoro Oreste Della Posta - passando da un modello
dipendente dalla Fiat ad uno basato sulle nostre capacità. Nel fare
questo, i centri per l’impiego sono diventati il motore dello sviluppo
imprenditoriale».
Ma l’immissione di nuova manodopera non ha contribuito ad assotigliare le
file dei disoccupati che si sono ingrossate con la chiusura di altre
aziende e con i giovani in cerca di prima occupazione. Infatti, sempre
secondo il rapporto Svimez, di fronte ad un tasso che negli ultimi tre
anni è sceso, nel Centro Nord, dal 6,5% al 4,7%, in provincia di Frosinone
le cose vanno peggio. I disoccupati raggiungono l’11,6% della forza lavoro
potenziale: la percentuale più alta tra le province del Lazio. Roma,
infatti, si ferma al 7,9%, Latina al 10%, Viterbo all’11,4% e Rieti
all’8,6%.
Quali le ragioni di una disoccupazione così alta? Molti imprenditori
puntano il dito contro la sospensione del credito d’imposta, il bonus per
gli investimenti nel Sud e in Ciociaria sospeso dal Governo per
insufficienza di fondi (vedi box a lato) .
Se così stanno le cose, vanno interpretate con cautela le previsioni di
Svimez per il trend occupazionale di quest’anno. Dopo la Valle d’Aosta (+
1,5%), al secondo posto per espansione dell’occupazione si collocherebbe
proprio il Lazio (+1,3%). Ma bisogna distinguere tra provincia e
provincia. Laddove il bonus per i nuovi investimenti aveva trovato terreno
fertile (Frosinone e Latina), le cose andranno peggio. È lo stesso Svimez
a riconoscerlo. Il periodo d’oro del 1999-2002, in cui Frosinone è stata
la provincia che ha trainato il Centro Nord nella corsa alla crescita
occupazionale, potrebbe volgere al termine. A meno che il Governo non
trovi i fondi da utilizzare per incentivare gli investimenti. Due sono le
strade: verificare i requisiti delle aziende che hanno ottenuto il bonus,
liberando risorse dove manchino; dirottare finanziamenti dai settori meno
spremuti, tramite l’istituzione del Fondo unico, che permetterebbe di
spostare finanziamenti da uno strumento all’altro a seconda delle
richieste e senza bloccare risorse in progetti che non vanno.