MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO
Andò in pensione e morì in ospedale: processo in vista per sei cardiologi
Venne ricoverato all’ospedale Umberto I per dei dolori
che accusava al petto. Il giorno dopo venne trasferito a Roma dove morì.
La Procura della repubblica di Frosinone indagò mezzo reparto di
cardiologia del capoluogo. Ieri il pubblico ministero aveva chiesto
l’archiviazione per i sei medici ancora nell’inchiesta, ma il gup ha
chiesto al pm di formulare il capo d’imputazione, quindi, con tutta
probabilità, per i sei cardiologi verrà chiesto il processo.
Era il dicembre del 1998 quando Antonio Fabrizi, di Monte San Giovanni
Campano (ex ragioniere capo del Comune) venne ricoverato all'Umberto I.
Nel corso della festa che amici e parenti avevano organizzato per il suo
pensionamento, accusò dei forti dolori al petto. I familiari lo portarono
all’ospedale di Frosinone, dove venne sottoposto ad una serie di
accertamenti, al termine dei quali gli venne diagnosticata una duodenite
acuta. Il giorno successivo l'uomo venne trasferito all’ospedale ”San
Camillo” di Roma, dove venne sottoposto ad intervento chirurgico. Morì per
un aneurisma all’aorta. I familiari presentarono una denuncia e il
pubblico ministero Alberto Amodio aprì un’inchiesta. Finirono indagati ben
nove medici del reparto di Cardiologia. Poi tre posizioni vennero
archiviate, tra cui un medico che lavorava presso un altro ospedale.
Restano nell’inchiesta di Alberto Scaccia, 53 anni, Giovanni Faticanti, 61
anni, Leonardo Genova, 50 anni, Massimo Savona, 41 anni, Elisabeth
Elicandelaria, 51, e Luigi Carbonardi (difesi da Mariniello, Cristofari,
Trecca, Gargaruti e Savona, parte civile Ottaviani). Ora il pm dovrà
distinguere le varie posizioni e formulare i capi d’imputazione.