Cronaca di Frosinone

Sabato 21 giugno 2003
Consulenze sospette all’Asl
INCARICO sospetto all’Asl di Frosinone: tre indagati.
L’Ugl denunciò irregolarità su come era stato aggiudicato l’appalto
I fatti risalgono alla gestione Pugliese quando tre anni fa fu incaricata una società di informatica

di MARINA MINGARELLI

I fatti si riferiscono agli anni che vanno dal ’99 al 2000 quando il manager Nicola Pugliese, il direttore amministrativo Gianluigi Bracciale e il direttore sanitario Giorgio Rossi, affidarono ad una società di informatica (molto vicina alla dirigenza dell’epoca dell’assessorato regionale alla sanità) un incarico di consulenza, tra l’altro molto molto onerosa.
L’indagine della magistratura è scattata a seguito di una segnalazione del sindacato Ugl, probabilmente insospettita sulle modalità e sulla opportunità di tale consulenza che ha rappresentato un indubbio onere con un vantaggio tutto da dimostrare.
L’Ugl, nella persona del segretario provinciale Rosa Roccatani, inviò un esposto alla procura della Repubblica di Frosinone e alla Corte dei Conti denunciando una serie di irregolarità sull’appalto affidato ad una società di Roma che doveva provvedere all’elaborazione del trattamento economico di tutto il personale e al sistema di controllo delle presenze dello stesso personale.
L’inchiesta è andata avanti e, secondo alcune indiscrezioni trapelate, l’ex manager dell’Asl ed i due suoi più stretti collaboratori sono stati chiamati dalla procura per essere ascoltati dal magistrato che si sta occupando della vicenda.
Non è la prima volta che i tre sono chiamati dalla magistratura per rispondere di «allegra» gestione di appalti e di incarichi per il periodo in cui costituivano il management dell’Asl (con la giunta regionale di centrosinistra).