«LE conclusioni alle quali perviene l’Ugl sono del tutto gratuite perché
immotivate».
È questa la conclusione della replica che ieri l’Asl ha affidato al
proprio ufficio stampa per rispondere al durissimo attacco dell’Ugl a
tutta la dirigenza sull’assegnazione del personale ultimamente assunto.
La segretaria provinciale del sindacato, Rosa Roccatani, era però andata
anche oltre in quanto, giudicando negativa la gestione dell’ente, ha
chiesto la rimozione di tutto il vertice aziendale (nella foto il manager
Domenico Stalteri). «Non risponde a verità – esordisce la risposta dell’Asl
– l’affermazione secondo la quale le assegnazioni del personale assunto
recentemente sarebbero avvenute "in modo cervellotico" in quanto questa
Azienda, sulla base delle necessità di personale rappresentate dai
responsabili dei presìdi ospedalieri e dei distretti sanitari, ha adottato
due criteri: con il primo si è inteso andare incontro alle esigenze degli
interessati chiedendo a ciascuno, in una riunione svoltasi pubblicamente
nella sala teatro del centro polivalente di via A. Fabi, di indicare –
tenuto conto della collocazione in graduatoria – la sede di gradimento.
Solo al termine di questa procedura si è passati a stabilire d’ufficio la
destinazione per i posti rimasti vacanti». L’Ugl aveva sollevato anche la
non legittima applicazione della legge 104 per alcuni dipendenti
preannunciando la presentazione di ricorsi.
Al riguardo l’Asl precisa che «si è posto l’obiettivo di disciplinare non
solo i casi previsti dalla predetta normativa ma tutte le fattispecie di
mobilità per cui ha in fase di elaborazione un apposito regolamento che,
d’intesa con le organizzazioni sindacali, prevederà le diverse procedure
da osservare».
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