Cassino/Personale Asl agli sgoccioli
Taglio degli interventi, il sindaco minaccia: «Denuncerò
l’ospedale»
di ALESSIO PORCU
Il paziente deve attendere. Non ci sono più
anestesisti: da martedì nell'ospedale Gemma de Posis a Cassino scatta la
riduzione degli interventi chirurgici. Si opererà solo cinque giorni al
mese e soltanto al mattino. Il servizio funzionerà in maniera ridotta per
tutta l'estate: chi era in lista dovrà rinviare tutto, ma non si sa a
quando slitterà l'appuntamento con i chirurghi. Il primario di Anestesia
l'ha comunicato al direttore del Polo Sanitario ed ai primari delle unità
operative di Chirurgia. Alla base del provvedimento c'è il mancato rinnovo
della convenzione con i tre anestesisti dell'Asl di Roma che finora hanno
assicurato il regolare svolgimento dell'attività operatoria. Senza di loro
è impossibile andare avanti: al Gemma De Posis occorrerebbero venti
anestesisti, ma ce ne sono solo sei. Impossibile coprire i turni e
garantire le emergenze. Una decisione che ha suscitato la dura la reazione
del sindaco Bruno Scittarelli: minaccia di rivolgersi alla magistratura.
Con una lettera inviata ieri al commissario straordinario Domenico
Stalteri e al direttore sanitario Maurizio Germani, il sindaco ha chiesto
di revocare subito il provvedimento «dubito anche che sia legittimo dal
punto di vista costituzionale: il diritto alla salute è insopprimibile, se
la Asl non ha anestesisti deve reperirli anziché annullare le operazioni.
E' inconcepibile che si faccia pagare ai cittadini - pazienti il prezzo
dell'inefficienza». Rabbia, ma anche dubbi e polemiche: nella sua lettera,
Scittarelli chiede di sapere perché della carenza di personale medico e
paramedico debba risentirne solo l'ospedale di Cassino «considerato che
per gli altri nosocomi della provincia questo problema non esiste».
Il problema degli anestesisti nell'ospedale di Cassino si trascina da
anni. «Eppure - rivela un medico che preferisce restare anonimo - finora
sono mancati gli interventi che secondo logica dovevano esserci. Un
esempio? Non sono stati fatti i concorsi per assumere altro personale, il
concorso che qualche tempo fa era pronto per essere bandito è stranamente
fermo». Alcuni anestesisti avevano dato la loro disponibilità ad essere
assunti con un contratto a termine: «Non se n'è fatto nulla - sottolinea
la fonte - e così quei medici sono stati assunti dalla Asl di Latina.
Perché non a Frosinone? A chi conviene?».
Finora si è andati avanti con prestazioni volontarie di anestesisti in
servizio in altri ospedali della stessa Asl di Frosinone e di un ospedale
pubblico romano: soluzioni tampone. Quelle «prestazioni volontarie»
vengono pagate a parte, «ma in coincidenza con le ferie estive sono
diminuite le disponibilità».