Cronaca di Frosinone

Martedì 8 luglio 2003

Cassino/Ulivo e Polo uniti nel chiedere la testa di Stalteri mentre il nuovo nosocomio è ancora al palo
Ospedale, rivolta contro il manager
Mancano gli anestesisti: l’Asl blocca gli interventi non urgenti per tutta l’estate

di DOMENICO TORTOLANO

Il commissario dell'Asl Domenico Stalteri deve andarsene. Lo sostengono sia i consiglieri comunali dell'Ulivo di Cassino che autorevoli esponenti del centrodestra per non aver saputo risolvere i problemi che assillano il vecchio ospedale e per il ritardo dei lavori del nuovo complesso ospedaliero. A lanciare strali contro Stalteri è in particolare il consigliere comunale del centrosinistra, Gianfranco Petrillo, il quale in una nota afferma «Stalteri è stato inviato in provincia con due obiettivi fondamentali: terminare la costruzione del nuovo ospedale di Cassino ed avviare quella dell'ospedale di Frosinone. Il primo obiettivo appare sempre più una chimera, infatti le capacità di mediazione del Commissario con la ditta costruttrice, che fino a qualche giorno fa pretendeva 30 miliardi di vecchie lire di riserve, si sono rivelate decisamente disastrose. Per quel che riguarda l'ospedale di Frosinone, il Commissario ancora non riesce a pubblicare il bando per l'affidamento dei lavori. I problemi glieli sta ponendo, sembra, una direzione amministrativa addirittura in vena di "menar le mani". A tutto questo si aggiunge l'acclarata incapacità ad assicurare personale medico ed infermieristico al Pronto Soccorso di Cassino, la presunzione di snobbare i sindacati degli anestesisti dipendenti, e la volontà di non rinnovare una convenzione dal costo di circa 60 euro all'ora a 2 anestesisti». Petrillo poi sostiene che anche nelle ex strutture ospedaliere riconvertite «ci sono più dipendenti ora che prima, poiché divenute punti di imbosco per i raccomandati del centrodestra, e tra tutte spicca Ceprano con circa 140 dipendenti, è dunque spiegata la paralisi dell'attività di ospedali come quelli di Cassino. Ci troviamo davanti una Direzione Aziendale priva dell'autorevolezza necessaria per esonerare una Direzione Amministrativa con il "prurito alle mani", e di liberarsi di una Direzione Sanitaria inutile per un Commissario in quanto entrambe imposte dalla politica. Il forte condizionamento regionale sulla sanità ciociara è stato qualche settimana fa confermato dall'Assessore regionale Formisano che intervenendo sul problema del Pronto Soccorso di Cassino ha affermato che avrebbe richiesto un dettagliato rapporto al Direttore Sanitario. Ma quando mai un Direttore sanitario di un Ospedale dipende da un assessore o consigliere regionale?».
Intanto l'Asl corre ai ripari annunciando che non saranno ridotti gli interventi chirurgici all'ospedale di Cassino per la carenza di medici anestesisti. La direzione precisa che è stata indetta per domani una riunione per esaminare la situazione tenendo presente l'orientamento generale di procrastinare, nel periodo estivo, unicamente gli interventi non urgenti. Nello stesso tempo il direttore dell'Asl ha sollecitato l'Asl Roma-A a dare risposta alla richiesta di proroga della convenzione con tre anestesisti e contemporaneamente sono state interessate altre aziende sanitarie del Lazio affinchè accordino la disponibilità all'Asl di Frosinone di avvalersi dell'attività professionale di anestesisti di cui è nota la carenza a livello nazionale.