Cassino/Ulivo e Polo uniti nel chiedere la testa di
Stalteri mentre il nuovo nosocomio è ancora al palo
Ospedale, rivolta contro il manager
Mancano gli anestesisti: l’Asl blocca gli interventi non urgenti
per tutta l’estate
di DOMENICO TORTOLANO
Il commissario dell'Asl Domenico Stalteri deve
andarsene. Lo sostengono sia i consiglieri comunali dell'Ulivo di Cassino
che autorevoli esponenti del centrodestra per non aver saputo risolvere i
problemi che assillano il vecchio ospedale e per il ritardo dei lavori del
nuovo complesso ospedaliero. A lanciare strali contro Stalteri è in
particolare il consigliere comunale del centrosinistra, Gianfranco
Petrillo, il quale in una nota afferma «Stalteri è stato inviato in
provincia con due obiettivi fondamentali: terminare la costruzione del
nuovo ospedale di Cassino ed avviare quella dell'ospedale di Frosinone. Il
primo obiettivo appare sempre più una chimera, infatti le capacità di
mediazione del Commissario con la ditta costruttrice, che fino a qualche
giorno fa pretendeva 30 miliardi di vecchie lire di riserve, si sono
rivelate decisamente disastrose. Per quel che riguarda l'ospedale di
Frosinone, il Commissario ancora non riesce a pubblicare il bando per
l'affidamento dei lavori. I problemi glieli sta ponendo, sembra, una
direzione amministrativa addirittura in vena di "menar le mani". A tutto
questo si aggiunge l'acclarata incapacità ad assicurare personale medico
ed infermieristico al Pronto Soccorso di Cassino, la presunzione di
snobbare i sindacati degli anestesisti dipendenti, e la volontà di non
rinnovare una convenzione dal costo di circa 60 euro all'ora a 2
anestesisti». Petrillo poi sostiene che anche nelle ex strutture
ospedaliere riconvertite «ci sono più dipendenti ora che prima, poiché
divenute punti di imbosco per i raccomandati del centrodestra, e tra tutte
spicca Ceprano con circa 140 dipendenti, è dunque spiegata la paralisi
dell'attività di ospedali come quelli di Cassino. Ci troviamo davanti una
Direzione Aziendale priva dell'autorevolezza necessaria per esonerare una
Direzione Amministrativa con il "prurito alle mani", e di liberarsi di una
Direzione Sanitaria inutile per un Commissario in quanto entrambe imposte
dalla politica. Il forte condizionamento regionale sulla sanità ciociara è
stato qualche settimana fa confermato dall'Assessore regionale Formisano
che intervenendo sul problema del Pronto Soccorso di Cassino ha affermato
che avrebbe richiesto un dettagliato rapporto al Direttore Sanitario. Ma
quando mai un Direttore sanitario di un Ospedale dipende da un assessore o
consigliere regionale?».
Intanto l'Asl corre ai ripari annunciando che non saranno ridotti gli
interventi chirurgici all'ospedale di Cassino per la carenza di medici
anestesisti. La direzione precisa che è stata indetta per domani una
riunione per esaminare la situazione tenendo presente l'orientamento
generale di procrastinare, nel periodo estivo, unicamente gli interventi
non urgenti. Nello stesso tempo il direttore dell'Asl ha sollecitato l'Asl
Roma-A a dare risposta alla richiesta di proroga della convenzione con tre
anestesisti e contemporaneamente sono state interessate altre aziende
sanitarie del Lazio affinchè accordino la disponibilità all'Asl di
Frosinone di avvalersi dell'attività professionale di anestesisti di cui è
nota la carenza a livello nazionale.