Atina/Smentito il blocco dei ricoveri
I sindaci della zona: «Sanità al collasso, occuperemo la
Asl»
di STEFANO DE ANGELIS
In Valcomino la sanità è al collasso e i sindaci, nel
tentativo di ottenere servizi migliori, nell’incontro di ieri hanno scelto
la linea dura: «Venerdì ci recheremo dal commissario dell’Asl per fare il
punto della situazione. Se non avremo risposte certe saremo pronti a
occupare l’Asl». Sono le parole del sindaco di Atina Cerri, il quale ha
sottolineato: «Da anni sul potenziamento della sanità riceviamo false
promesse. Ora debbono seguire i fatti». A preoccupare i sindaci è la
possibile chiusura del reparto di lungo degenza del vecchio presidio e il
futuro a cui va incontro la nuova struttura sanitaria in costruzione ad
Atina Inferiore. L’Asl ha negato «l’esistenza di un provvedimento relativo
al blocco dei ricoveri per lungo degenze post-acuzie nel presidio di Atina».
Ma Cerri resta perplesso: «Il reparto di lungo degenza rischia di chiudere
perché il direttore sanitario, che svolge il medesimo incarico anche
presso l’ospedale di Sora, ha carenza di medici e ha manifestato la
volontà di trasferire gli unici tre camici bianchi di Atina a Sora. Di
conseguenza l’attività del reparto verrebbe sospesa e i malati trasferiti
a Sora». Poi Cerri rincara: «Asl e politici sembrano essere indifferenti
di fronte alle nostre richiese. Si ha l’impressione che ci sia un piano
segreto che riguarda la nuova struttura sanitaria di Atina. Mi auguro che
non vi sia l’intenzione di affidarla ai privati. Troppi ritardi nella sua
realizzazione - prosegue Cerri -. Il cantiere è aperto da ben 20 anni. Non
ha mantenuto gli impegni neanche il governatore Storace: aveva promesso
che entro il 30 giugno sarebbero stati ultimati i lavori del primo lotto.
Ma ad oggi la situazione è precaria. L’Asl nel 2000 aveva deliberato
l’istituzione del Primo soccorso ad Atina e a Ferentino. Ebbene in
quest’ultima città è stato attivato, da noi si cerca di smantellare anche
quel poco che resta. Noi non ci stiamo. Siamo pronti a occupare l’Asl e a
incatenarci se sarà necessario». Intanto il consigliere regionale De
Angelis ha interrogato Storace a l’assessore alla Sanità per sapere
«perché restano disattese le disposizioni previste nella deliberà Asl
1215/2000 (Primo soccorso) e quali iniziative intendano promuovere per
scongiurare la chiusura del presidio ospedaliero di Atina e avviare,
invece, il suo potenziamento». Nell’interrogazione De Angelis scrive anche
«per quale motivo all’ospedale di Atina si rifiutano i ricoveri,
motivandoli con carenza di posti che invece risultano essere disponibili».