Il primo cittadino Lino Cerri: «Poco chiara la vicenda dei ricoveri
negati al Santa Croce: istituita una commissione d’inchiesta»
«L’ospedale di Atina aprirà tra 40 giorni»
La risposta dell’Asl ai sindaci della Valcomino che hanno protestato per
il ritardo
di STEFANO DE ANGELIS
"Soddisfatti a metà" i sindaci della Valcomino che ieri
hanno incontrato i vertici dell'Asl per fare il punto sulla precaria
situazione sanitaria in cui versa la zona. Hanno chiesto garanzie e
chiarezza sul futuro del presidio Santa Croce di Atina Superiore e su
quello di Atina Inferiore, in costruzione da quasi 20 anni. Un incontro,
quello di ieri, reso necessario dalla paventata chiusura del reparto di
lungo degenza e dalla lentezza dei lavori di realizzazione della nuova
struttura. Già il governatore del Lazio Storace aveva promesso l'apertura
del primo lotto entro il 30 giugno. Data già saltata. «Ma ieri - afferma
il sindaco di Atina, Lino Cerri - il commissario dell'Asl ha assicurato
che entro 40 giorni al massimo il nuovo plesso sarà aperto e pronto a
ospitare il Primo soccorso e vari uffici. Il reparto di lungo degenza,
invece, vi troverà posto solo quando sarà ultimato il secondo lotto. La
prima data di apertura della struttura, fissata dal governatore Storace, -
prosegue Cerri - è slittata perché ci sarebbero stati dei ritardi sulla
risoluzione del contenzioso con la ditta costruttrice dell'edificio». Poi
Cerri sottolinea: «Al commissario Asl abbiamo anche chiesto lumi
sull'eventuale chiusura dell'ospedale di Atina Superiore e sulla vicenda
poco chiara dei presunti ricoveri negati nel reparto di lungo degenza.
Stalteri ci ha assicurato che non c'è alcuna intenzione da parte dell'Asl
di chiudere il nosocomio e quindi il reparto di lungo degenza, come,
invece, prospettato dal direttore sanitario che ha manifestato
l'intenzione di "spostare" a Sora i tre medici in servizio ad Atina. Ci è
stato garantito che il plesso Santa Croce resterà aperto almeno fino a
quando la lungodegenza non sarà trasferito ad Atina Inferiore. Ma l'altro
ieri - prosegue Cerri - si è verificato un episodio spiacevole: ad Atina,
pur essendoci posti letto disponibili, i sanitari non hanno accettato il
ricovero di un'anziana consigliandole di recarsi a Isola Liri. Sulla
vicenda c'è tanta incertezza, di conseguenza abbiamo chiesto e ottenuto
l'istituzione di una commissione d'inchiesta composta da dirigenti Asl e
politici locali». L'obiettivo? «La commissione - spiega Cerri - dovrà
verificare perché l'ospedale di Atina tende, a quanto pare, a rifiutare i
ricoveri e a indirizzare i malati presso il nosocomio di Isola Liri. La
relazione finale dovrà essere pronta entro 15 giorni. Non vorremmo -
prosegue - che dietro tutto ciò ci fosse un disegno ben preciso. La
commissione indagherà anche sul perché della soppressione di altri servizi
sanitari in Valle».
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