Della Rosa (Cgil): «I reparti non funzionano anche
perché gli infermieri non sono distribuiti secondo le esigenze»
«Mancano letti e medici: sanità al collasso»
I sindacati denunciano: le situazioni più gravi a Sora, Cassino,
Alatri e Anagni
di MASSIMO CECI
Medici col contagocce, infermieri male utilizzati, posti-letto persi e non
riconvertiti. Questi i mali della sanità ciociara secondo i sindacati.
A Sora, Cassino, Alatri e Anagni, al momento, le situazioni più gravi. «La
sanità ciociara è vittima di gigantesche contraddizioni - esordisce Davide
Della Rosa della Cgil-Fp di Frosinone - Ad esempio, mentre a Sora il
reparto di Medicina è vuoto, completamente inutile, a Cassino, su 200 mila
persone, alle 6 del mattino già 60 persone sono in fila al laboratorio
analisi. Questo perché l'ospedale serve solo 60 esterni al giorno.
Inoltre, sempre a Cassino manca il personale tecnico: sono in servizio
solo 4 tecnici per il laboratorio analisi. Negli altri ospedali il numero
è invece sufficiente. Alatri e Anagni, poi, hanno reparti doppione, come
Chirurgia, che l'azienda Asl ha deciso di accorpare. Scelta condivisibile,
ma i posti-letto di uno dei due andranno persi invece di essere
riconvertiti come dovrebbero».
I dati provinciali snocciolati dalla Cgil sono allarmanti. La prima spina
è la carenza di posti letto. «In provincia di Frosinone dovremmo avere
negli ospedali 5 posti letto ogni 1000 abitanti, invece ne abbiamo solo
4,5 - dichiara Della Rosa - Mancano per l'esattezza 126 posti letto. La
situazione è rimasta la stessa dell'anno scorso, nonostante le promesse di
miglioramento. La scelta di accorpare alcuni reparti non è sbagliata, ma
solo se i letti persi in un reparto vanno riconvertiti negli altri per
andare a rafforzare i servizi carenti o in affanno». L'altra spina è la
carenza del personale infermieristico e medico. «Di infermieri ne mancano
140 in Ciociaria - insiste Della Rosa - I medici anestesisti sono invece
solo 18, mentre ce ne vorrebbero altri 30. Stesso discorso per gli
ortopedici: in provincia abbiamo solo tre reparti che funzionano
normalmente al 30% dell'organico».
Spara a zero contro la carenza di
medici e infermieri anche Giulio Rossi della Uil. «Stiamo peggio dell'anno
scorso - sbotta - Gli infermieri mancano in quasi tutti i reparti. La Uil
sta raccogliendo per gli ospedali le lamentele scritte: emerge che o gli
infermieri si sottopongono a massacranti doppi turni, oppure uno di loro
tiene a bada 20-25 posti letto. L'azienda risponde che la pianta organica
è striminzita, ma le forze vanno razionalizzate e integrate, soprattutto
nei reparti di degenza. E poi mancano medici soprattutto a Ostetricia e
Medicina di tutti gli ospedali».
Una denuncia, quella di Cgil e Uil, a cui
fa eco la Cisl. «In Ciociaria ad essere insufficienti sono i tecnici di
laboratorio, i radiologi e gli ausiliari - tuona Angelo Ricci della
Cisl-Fps di Frosinone - Gli infermieri, invece, più che carenti sono male
utilizzati».
«In effetti - continua Della Rosa - i vertici regionali e provinciali
della Asl (Foglietta e Mirabella) conoscono le esigenze dell'azienda. Gli
infermieri dovrebbero essere mandati dove servono in base alle richieste
del responsabile dell'ospedale. Invece non è così: vengono mandati da una
parte anziché dall'altra in base alla vicinanza con le loro abitazioni».
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