Il tribunale del malato: «La chiarezza è optional»
L'ultimo grido d'allarme giunge dal Tribunale per i diritti del malato di
Aquino-Pontecorvo.
«I moduli per i trattamenti chirurgici sono incomprensibili - scrivono
Mario Di Litta e Gaetano Barone del direttivo - A volte contengono formule
stringate, stereotipate, con un contenuto di informazioni quasi nullo.
Altre volte vengono descritti nel dettaglio inconvenienti ed effetti
indesiderati, ma dal linguaggio difficile. Segnale che la comunicazione
tra medico e paziente non è adeguata. Con la conseguenza che è diffusa la
carenza di informazioni sui trattamenti ai quali i cittadini si
sottopongono ed è vivo, invece, il sospetto nei confronti dei medici
quando gli interventi sono potenzialmente dannosi».
Per questo il Tribunale dei diritti del malato passa al contrattacco:
«Bisogna chiedere espressamente al cittadino, e non proforma, se ha
compreso quanto gli è stato spiegato e soprattutto se ha domande ulteriori
da porre. Per questa ragione abbiamo deciso di dedicare al tema una
giornata nel corso della quale i volontari del tribunale raccoglieranno
informazioni sulle modalità utilizzate dagli ospedali per accertare il
consenso informato del paziente. I dati saranno successivamente in un
rapporto e utilizzati per impegnare le direzioni dei reparti a modificare
i propri comportamenti. Tutto questo per rinsaldare il rapporto di fiducia
tra medici e pazienti».
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