Cronaca di Frosinone

Sabato 26 luglio 2003

Bufera sulla sanità/ Dopo le improvvise dimissioni di Stalteri, il Polo è sempre più diviso: «E i servizi peggiorano»
Asl e appalti, duello sul nuovo manager
Il deputato Savo di Forza Italia boccia la nomina di Mirabella voluta da An

di LUCIANO D’ARPINO

Il nuovo commissario straordinario dell’Asl di Frosinone Carlo Mirabella? Per il deputato di Forza Italia Benito Savo va subito rimosso e con lui gli altri quattro dirigenti più alti in grado. Il parlamentare azzurro è scatenato e boccia senza mezzi termini le scelte di An, avallate dalla giunta regionale. Dopo il terremoto provocato dalle improvvise dimissioni dell’altro commissario Domenico Stalteri, sempre scelto da An, si riapre lo scontro all’interno del Polo per la gestione della sanità ciociara.
«Lo standard dei servizi peggiora ogni giorno di più - ha attaccato il deputato Savo, che ha tenuto a sottolineare di parlare anche come medico - Mentre il Governo centrale impone di riqualificare la spesa sanitaria e di eliminare gli sprechi, in periferia l’andazzo è quello di sempre».
Ma perché si è dimesso il commissario Stalteri?
«Non l’ho capito», ha sibilato Savo.
Il presidente della giunta regionale Storace ha detto perché era stanco di fare il pendolare...
«Perché dubitare visto che l’ha detto Storace. Di sicuro noi di Forza Italia chiederemo agli amici della casa delle libertà (e con lo sguardo va al consigliere regionale Alfredo Pallone che ha seguito la conferenza del parlamentare, ndr.) di nominare un direttore generale che sia di questa terra e preparato, e ve ne sono a iosa, e non più un commissario. I nuovi dirigenti poi non dovranno avere avuto rapporti con le gestioni precedenti. Chiederemo inoltre di riqualificare la spesa e un maggiore controllo sugli appalti».
A che punto è l’appalto per la costruzione del nuovo ospedale di Frosinone?
«E’ tutto da rifare. Si sono persi quasi due anni. E’ una storia emblematica per un appalto da 80 miliardi di vecchie lire. La prima tranche causò l’allontanamento della direttrice amministrativa Raponi all’epoca del manager Cavallotti, anch’egli poi silurato. Lei si rifiutò infatti di firmare il procedimento per il sistema di gara d’appalto con cui poi si è proceduto. Sistema che, anche su mia iniziativa, è finito sotto la lente di controllo dell’Authority per i Lavori pubblici per le anomalie di quella gara: l’ampia discrezionalità concessa alla commissione per la scelta dell’impresa vincitrice; la stranezza della richiesta di una proposta migliorativa di un progetto esecutivo e la mancata copertura finanziaria. A meno che, per quest’ultimo punto, qualcuno non avesse pensato di fare un’anticipazione finanziaria alienando il vecchio ospedale con la modifica della destinazione d’uso. Ora questo mega appalto è sotto la diretta tutela del’Authority che ne seguirà passo passo l’iter».
E l’ospedale di Cassino?
«E’ un altro appalto che mi preoccupa - spiega Savo - basti pensare che l’impresa ha già presentato 30 riserve che preludono ad un aumento dei costi che mi riservo di approfondire».
Ma è vero che è stato il leader di An Foglietta a pretendere la testa di Stalteri proprio perchè in disaccordo sulla gestione dei grandi appalti?
«Non ne sono a conoscenza. Di sicuro sulla questione delle nuove nomine Forza Italia non ha ancora indicato nessuno. Per noi le scelte dovranno essere collegiali».