Bufera sulla sanità/ Dopo le improvvise dimissioni di Stalteri, il Polo è
sempre più diviso: «E i servizi peggiorano»
Asl e appalti, duello sul nuovo
manager
Il deputato Savo di Forza Italia boccia la nomina di Mirabella
voluta da An
di LUCIANO D’ARPINO
Il nuovo commissario straordinario dell’Asl di Frosinone Carlo Mirabella?
Per il deputato di Forza Italia Benito Savo va subito rimosso e con lui
gli altri quattro dirigenti più alti in grado. Il parlamentare azzurro è
scatenato e boccia senza mezzi termini le scelte di An, avallate dalla
giunta regionale. Dopo il terremoto provocato dalle improvvise dimissioni
dell’altro commissario Domenico Stalteri, sempre scelto da An, si riapre
lo scontro all’interno del Polo per la gestione della sanità ciociara.
«Lo standard dei servizi peggiora ogni giorno di più - ha attaccato il
deputato Savo, che ha tenuto a sottolineare di parlare anche come medico -
Mentre il Governo centrale impone di riqualificare la spesa sanitaria e di
eliminare gli sprechi, in periferia l’andazzo è quello di sempre».
Ma perché si è dimesso il commissario Stalteri?
«Non l’ho capito», ha sibilato Savo.
Il presidente della giunta regionale Storace ha detto perché era stanco di
fare il pendolare...
«Perché dubitare visto che l’ha detto Storace. Di sicuro noi di Forza
Italia chiederemo agli amici della casa delle libertà (e con lo sguardo va
al consigliere regionale Alfredo Pallone che ha seguito la conferenza del
parlamentare, ndr.) di nominare un direttore generale che sia di questa
terra e preparato, e ve ne sono a iosa, e non più un commissario. I nuovi
dirigenti poi non dovranno avere avuto rapporti con le gestioni
precedenti. Chiederemo inoltre di riqualificare la spesa e un maggiore
controllo sugli appalti».
A che punto è l’appalto per la costruzione del nuovo ospedale di Frosinone?
«E’ tutto da rifare. Si sono persi quasi due anni. E’ una storia
emblematica per un appalto da 80 miliardi di vecchie lire. La prima
tranche causò l’allontanamento della direttrice amministrativa Raponi
all’epoca del manager Cavallotti, anch’egli poi silurato. Lei si rifiutò
infatti di firmare il procedimento per il sistema di gara d’appalto con
cui poi si è proceduto. Sistema che, anche su mia iniziativa, è finito
sotto la lente di controllo dell’Authority per i Lavori pubblici per le
anomalie di quella gara: l’ampia discrezionalità concessa alla commissione
per la scelta dell’impresa vincitrice; la stranezza della richiesta di una
proposta migliorativa di un progetto esecutivo e la mancata copertura
finanziaria. A meno che, per quest’ultimo punto, qualcuno non avesse
pensato di fare un’anticipazione finanziaria alienando il vecchio ospedale
con la modifica della destinazione d’uso. Ora questo mega appalto è sotto
la diretta tutela del’Authority che ne seguirà passo passo l’iter».
E l’ospedale di Cassino?
«E’ un altro appalto che mi preoccupa - spiega Savo - basti pensare che
l’impresa ha già presentato 30 riserve che preludono ad un aumento dei
costi che mi riservo di approfondire».
Ma è vero che è stato il leader di An Foglietta a pretendere la testa di
Stalteri proprio perchè in disaccordo sulla gestione dei grandi appalti?
«Non ne sono a conoscenza. Di sicuro sulla questione delle nuove nomine
Forza Italia non ha ancora indicato nessuno. Per noi le scelte dovranno
essere collegiali».